Amo in soffitta
Amo in soffitta: Tosi e Girondini si aprano alla città
Sul museo della lirica Amo si confermano le previsioni più nere: l’annunciata chiusura “temporanea” ha tanto il sapore di una uscita in punta di piedi. Riaprirà il museo, considerati i ripetuti fallimenti degli ultimi due anni? E se sì, con quale progettualità? Con ogni evidenza la giunta Tosi e la Fondazione Arena di Girondini non sono in grado da soli di provvedere alla valorizzazione e alla promozione di Verona capitale mondiale della lirica. Si aprano, dunque, alla discussione coinvolgendo il Consiglio comunale, si aprano alla città e alla sue istituzioni culturali che hanno titoli e competenza per esprimere un progetto condiviso capace di rilanciare un’immagine di Verona all’altezza della sua fama internazionale. In tempi di crisi come questi non si può pensare di vivere per sempre con “rendite di posizione”. I segnali di un lento cedimento si incominciano già a vedere, anche nei risultati che lasciano perplessi relativi al Festival del Cenetenario da pochi mesi concluso. C’è bisogno di un battito d’ala, il Partito Democratico è pronto a raccogliere questa sfida per fare la parte.
I consiglieri comunali Pd
Orietta Salemi e Michele Bertucco