Il filobus e la crisi tosiana dei 7 anni
Il filobus e la crisi tosiana dei 7 anni. Le opere le farà il PD!
Tutti i problemi che Tosi e Corsi paventavano per la tramvia, dieci anni fa, quando erano all’opposizione, si verificheranno col filobus: se confermata, la scelta di procedere per stralci, infatti, renderà interi quartieri ostaggio di cantieri lumaca che dureranno all’infinito.
Il vero problema è che il progetto del filobus non è mai stato discusso davvero con i cittadini veronesi. Non lo si è fatto in Sesta Circoscrizione come in nessun altro quartiere della città. Ci si è sempre fermati ai pareri del tutto autoreferenziali sottoscritti dalle maggioranze leghiste delle Circoscrizioni sotto la dettatura degli assessori comunali.
Questa incapacità di ascoltare i cittadini e di condividere le scelte strategiche è la principale causa dei guai dei veronesi che dopo sette anni di promesse sono ancora privi di un mezzo di trasporto pubblico rapido di massa. La giunta Tosi ha solo raso al suolo la progettualità di chi l’ha preceduta senza mai riuscire a impostarne un’altra vincente. I risultati dopo sette anni sono sotto gli occhi di tutti. Zero opere sulla mobilità, solo cemento e asfalto improduttivo, aziende che chiudono in continuazione.
Che lascino perdere il Filobus, un sistema efficace di trasporto pubblico di massa lo realizzeremo noi nella prossima amministrazione. Meglio che Tosi e Corsi si limitino, se ci riescono, con AMT, a far funzionare i bus da 18 metri. Chi non ha le competenze e la determinazione per elaborare opere importanti e complesse, che abbia almeno il buon senso di fermarsi prima bruciare altra ricchezza pubblica. Operare a stralci e senza certezze sarebbe un ulteriore umiliazione che Verona non deve subire, dopo tutte le opere “eterne” di questa amministrazione.
Damiano Fermo, consigliere comunale Pd