Infortunio in itinere per i ciclisti
La proposta di legge presentata da Diego Zardini e da altri 29 deputati finalizzata al riconoscimento completo dell’infortunio in itinere per coloro che si recano al lavoro in bicicletta nel percorso di andata e ritorno allarga i consensi tra le associazioni, i cittadini e coloro che ricoprono importanti ruoli nelle istituzioni. Si ricordano il sostegno e la condivisione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab), del Coordinamento Nazionale Mobility Manager Università e del Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo.
“Chi usa la bicicletta per andare a lavorare, in Italia, è decisamente penalizzato”, dichiara Silvia Velo, Sottosegretario all’Ambiente. “Ed è paradossale che ciò avvenga in un momento in cui le Istituzioni Pubbliche e le Amministrazioni promuovono l’uso di mezzi alternativi di trasporto che incidono positivamente sul consumo, sul risparmio energetico e sulla riduzione dell’inquinamento ambientale. Mi riferisco alle norme che riguardano il riconoscimento dell’infortunio per chi usa la bicicletta per recarsi a lavoro. Norme che, allo stato attuale, complicano il riconoscimento dell’indennizzo per infortunio in itinere. La proposta di Legge Zardini, in tal senso, va a modificare una norma ingiusta che, tra l’altro, disincentiva l’uso della bicicletta penalizzando senza alcun apparente motivo i cittadini virtuosi che, da un lato decongestionano il traffico locale e che, dall’altro, non inquinano”.
Il Presidente della Fiab dichiara a sua volta che “promuovere l’utilizzo della bicicletta nei percorsi casa-lavoro può dare risposte importanti ai problemi di inquinamento e congestione delle nostre città. E’ per questo necessario dare ai lavoratori la possibilità di scegliere serenamente di utilizzare la bicicletta per i loro spostamenti casa-lavoro garantendo la copertura assicurativa INAIL: è una scelta consapevole che il lavoratore fa non solo per se stesso ma a favore della collettività tutta”.
Inoltre, vi è da registrare l’iniziativa del responsabile del Coordinamento nazionale mobility manager università, Annalisa Greco, la quale ha inviato una lettera ai Presidenti della commissioni parlamentari trasporti, ambiente e lavoro per esprimere il sostegno alla proposta di legge Zardini.
Si riporta la lettera inviata:
“Il Coordinamento Nazionale Mobility Manager Università è un gruppo di lavoro composto dai mobility manager degli Atenei italiani, con lo scopo di condividere le esperienze attivate dalle università nell’ambito della mobilità sostenibile e costituire un soggetto in grado di dialogare a livello istituzionale per la promozione di azioni comuni.
In collaborazione con il Mobility Manager di ISPRA e la rete dei Mobility Manager delle ARPA regionali siamo venuti a conoscenza della proposta di legge avanzata dall’on. Diego Zardini e dall’on. Paolo Gandolfi con il supporto di altri 29 deputati, per il riconoscimento della tutela, legale ed assicurativa, di chi subisce un infortunio in bicicletta durante il tragitto casa-lavoro.
In qualità di mobility manager aziendali siamo impegnati in prima persona nel supporto di forme di mobilità sostenibile per gli spostamenti casa – lavoro e rappresentiamo un numero importante di cittadini . Nell’ambito di generale orientamento verso stili di vita indipendenti dall’utilizzo individuale dell’auto privata, accanto al trasporto pubblico, la bicicletta rappresenta una delle opzioni modali più interessanti e funzionali, oggetto di un interesse crescente da parte sia delle amministrazioni locali che dei lavoratori.
L’assenza della copertura assicurativa INAIL in caso di incidente per coloro che si recano al lavoro in bicicletta, salvo i casi “in assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto e per la non percorribilità a piedi del tragitto” (vd. nota Inail, Direzione Centrale Prestazioni, n. 8476 del 7 novembre 2011), rappresenta un deterrente importante all’uso della bicicletta ed un limite significativo allo sviluppo delle potenzialità della mobilità ciclistica.
Con la presente lettera intendiamo esprimere il nostro supporto nei confronti di questa iniziativa legislativa e avanzare una richiesta di esame della legge da parte della Commissione parlamentare competente”.
La proposta di legge Zardini si propone di tutelare le persone che si recano al lavoro in bicicletta e nello stesso tempo salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini. Si fa presente che le imprese potrebbero ricavare dei benefici dall’approvazione della proposta di legge in quanto il dipendente che arriva al lavoro in bicicletta, mantenendo una forma fisica migliore e un livello di stress inferiore, è più produttivo della media. Inoltre, le imprese possono trarne altri vantaggi tra i quali si citano: riduzione dei parcheggi da prevedere, migliore immagine dell’impresa sulla comunità locale e riduzione delle assenze per malattia.