Vinto il ricorso per Ca’ di Capri

Pubblicato da il 17 Luglio 2014 0 Commenti

Con una sentenza netta (clicca qui per visualizzarla), il Tar del Veneto ha accolto il ricorso promosso da Legambiente e Comitato dei Cittadini bloccando la riapertura della discarica Ca’ di Capri di Sona gestita dalla ditta Rotamfer.

La discarica, oggetto di numerosi scandali per sversamento di rifiuti pericolosi, aveva appena riaperto grazie all’autorizzazione alla “messa in sicurezza” concessa dalla Regione Veneto. I giudici di Venezia hanno però smentito che si trattasse di una messa in sicurezza: si trattava di un ampliamento mascherato che consentiva anche il deposito di nuovi rifiuti pericolosi. 

Per Franco Bonfante, consigliere regionale PD, si tratta di “una vittoria importante per il Comitato ma anche per il Partito Democratico, che è stato l’unico a sostenere con convinzione un ricorso bollato da altri come una battaglia inutile. Complimenti quindi al comitato, al PD di Sona e ai legali. Questa sentenza rappresenta inoltre un’ulteriore sconfitta per la commissione regionale VIA, in quanto arriva dopo tutta una serie di altre sentenze favorevoli ai comitati che si dimostrano così più efficaci della commissione nella tutela dei cittadini”.

Per Michele Bertucco, capogruppo PD in Comune di Verona, “la vittoria conferma che quell’autorizzazione regionale non aveva motivo di esistere, in quanto spianava la strada alla stessa ditta che ora si trova a processo per gravi reati ambientali. A differenza di altre forze politiche che hanno scelto la strada dell’inerzia, il PD è stato l’unico partito a portare avanti con costanza questa battaglia a fianco dei cittadini”.

Soddisfatto per il risultato anche Enrico Cordioli, capogruppo di Partito Democratico e Nuove Prospettive in Comune a Sona, il quale però invita a riprendere il dialogo in vista dei prossimi passaggi amministrativi: “Il nostro gruppo è stato l’unico a votare a favore della mozione che invitava l’amministrazione a impugnare la delibera di riapertura di Ca’ di Capri. Si è persa così l’occasione per affrontare tutti insieme una battaglia per il bene del territorio e la salute dei cittadini. Ora che il TAR ha avvalorato le nostra tesi, mi auguro si possa riprendere a lavorare insieme per la messa in sicurezza del sito”.