Circoscrizioni, chiediamo riforma seria
“Riteniamo la proposta di delibera sulla riforma delle circoscrizioni che andrà al voto in Consiglio comunale la settimana prossima gravemente insufficiente in quanto limitata ad aspetti, come la riduzione del numero di consiglieri e delle commissioni, importanti ma non determinanti soprattutto da quando è stato abolito il gettone di presenza, e inoltre perché rimanda nuovamente ad un futuro imprecisato le questioni di vitale importanza per il rilancio delle rappresentanze di quartiere, che sono: poteri, finanziamenti e sistema elettorale. Dopo più due anni di discussione questo è un risultato assolutamente inaccettabile. Ci asterremo solo per correttezza istituzionale, avendo deciso di condividere con la maggioranza un percorso di confronto”. Il gruppo consiliare del Partito Democratico annuncia così il suo voto sulla riforma delle Circoscrizioni.
Aggiunge il capogruppo Michele Bertucco: “Siamo imbarcati in una discussione infinita per responsabilità di una maggioranza che non vuole affrontare i veri problemi. Basti pensare che la commissione si era data come limite temporale massimo dicembre 2013. Se davvero credono nel decentramento e nella partecipazione dei cittadini questa riforma è l’occasione per dimostrarlo”.
Rilancia il consigliere Stefano Vallani: “O le circoscrizioni tornano ad avere un ruolo oppure meglio chiuderle e tornare ai comitati di quartiere con il Comune che gestisce direttamente i soldi. Con i fondi a disposizione sempre più scarsi e le manutenzioni ridotte al lumicino le Circoscrizioni sono soltanto il costo da pagare ad un decentramento di facciata. Nel percorso di discussione noi abbiamo fatto la nostra parte, ma auspicavamo e auspichiamo molto di più”.
Conclude il consigliere Luigi Ugoli: “Competenze, risorse e sistema elettorale devono essere i pilastri della riforma. Decidere di procedere per stralci non deve essere una scusa per rimandare all’infinito i problemi”.
Ufficio Stampa PD Verona