#unpassoavanti per l’ambiente
Avanza l’approvazione del Ddl “collegato ambientale” alla legge di stabilità 2014 (legge 147/2013). La Commissione Ambiente della Camera il 4 settembre 2014 ha dato l’ok al provvedimento, che passerà ora in aula per l’approvazione definitiva.
L’on. Zardini, membro della Commissione, sottolinea che il provvedimento, fortemente orientato alla green economy, rappresenta un fondamentale passo avanti nella definizione delle politiche ambientali in una logica che per la prima volta le collega ad innovative scelte di politica economica-industriale. “Il Collegato si occupa di protezione della natura, valutazione di impatto ambientale, acquisti ed appalti verdi, gestione dei rifiuti, difesa del suolo, servizio idrico, acqua pubblica. Alcuni degli elementi introdotti potranno migliorare la vivibilità delle nostre città, il rispetto per l’ambiente ed evitare il ripetersi di alcune situazioni critiche che si sono create anche sul nostro territorio come per esempio le discariche ipotizzate a Valeggio, a Roverchiara e l’inceneritore a Cà’ del Bue. Senza dimenticare la frana di Senge o il problemi di dissesto idrogeologico nell’est veronese”.
Sono state, ad esempio, unificate le Commissioni Via, Vas e Aia, in modo da accelerare i tempi necessari per l’emanazione dei procedimenti burocratici, e introdotte disposizioni per agevolare «appalti verdi» nella P.A. Tra i criteri ambientali di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa sono stati inseriti l’obbligo del marchio Ecolabel per le prestazioni al centro del contratto e il criterio del costo del ciclo di vita dell’opera, prodotto, o servizio, così come previsto dalla bozza di nuova direttiva comunitaria sugli appalti pubblici.
Si tratta di misure a costo zero volte a garantire minori impatti sull’ambiente e una conseguente riduzione della spesa nel breve-medio periodo.
Si introducono principi ed incentivi ai consumatori, alle aziende e agli enti locali per sostenere l’acquisto di prodotti realizzati con materia derivata dalle raccolte differenziate post consumo, in modo da promuovere il recupero, riciclo ed il riutilizzo. Uno dei vantaggi di tali politiche di incentivazione è quello non solo di prevenire lo spreco di materiali ma anche quello di ridurre il consumo di materie prime con la conseguenza immediata di un uso razionale di risorse materiali scarse, un minor utilizzo di energia, e la progressiva diminuzione di emissioni di gas serra.
L’on. Zardini ritiene che “l’incentivazione dell’acquisto di prodotti realizzati con materia derivata dalle raccolte differenziate post consumo può aprire un nuovo mercato in cui piccole e medie imprese possono recuperare i materiali riciclabili per rivenderli come materia prima o semilavorati alle imprese produttrici di beni”.
Sono previste misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio con agevolazioni sulle tasse sui rifiuti per i comuni virtuosi. Tra i molti temi su cui interviene il Collegato anche il rilancio dei programmi di investimento per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture idriche e una tariffa sociale del servizio idrico integrato per rendere effettivo l’obiettivo di rafforzare la natura pubblica della risorsa acqua, come richiesto anche dal referendum del giugno 2011, al fine di garantire l’accesso universale all’acqua per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali.
Infine, tra gli elementi del Collegato, si stabilisce che i Comuni dovranno installare nelle strade, nei parchi e in tutti i luoghi pubblici, raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo e gomme da masticare, per sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente che derivano da loro abbandono.
A decorrere dal primo luglio 2015 sarà dunque vietato l’abbandono di mozziconi da prodotti da fumo e di gomme da masticare sul suolo, nelle acque e negli scarichi. Per chi trasgredirà al divieto il testo prevede il pagamento di una sanzione amministrativa che andrà dai 30 a 150 euro. Le somme derivanti dai proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie saranno versate nelle casse dei Comuni nel cui territorio saranno state accertate le relative violazioni e verranno destinate ad attività di pulizia dei sistemi fognari urbani spesso intasati dai mozziconi delle sigarette e per la creazione di campagne di sensibilizzazione sull’argomento.