Con la firma del Presidente della Repubblica è stato pubblicato venerdì in Gazzetta Ufficiale il decreto ‘Sblocca Italia’, che, commenta l’on. Zardini, “sarà a breve calendarizzato per la conversione nelle Commissioni maggiormente coinvolte dagli interventi, come la Commissione Lavori Pubblici e Ambiente“.
Il decreto contiene una serie di disposizioni per il rilancio dell’economia e la ripresa delle attività produttive, attraverso lo sblocco di fondi e interventi di sburocratizzazione e semplificazione amministrativa. E’ il caso di interventi appaltabili entro il 31 dicembre 2014 e cantierabili entro il 30 giugno 2015. Sono presenti risorse per un ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AC Verona-Padova e la continuità del Nuovo Tunnel del Brennero.Nell’ambito delle infrastrutture e reti autostradali i concessionari di tratte autostradali nazionali possono, entro il 31 dicembre 2014, proporre modifiche del rapporto concessorio anche mediante l’unificazione di tratte interconnesse, contigue, ovvero tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria con agevolazioni anche per l’utenza e la possibilità di prolungare la concessione della A22 e sbloccare il fondo per il BBT.
In tale senso vanno anche le misure per il
rilancio dell’edilizia semplificando le procedure edilizie, riducendo gli oneri a carico dei cittadini e delle imprese e assicurando processi di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo al recupero del patrimonio edilizio esistente, alla riduzione del consumo di suolo e all’efficientamento energetico, attraverso l’aggiornamento del sistema di incentivi.Attenzione particolare è stata riservata anche agli
interventi in materia di normativa antisismica e messa in sicurezza degli edifici scolastici di ogni ordine e grado e di quelli dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), non rispondenti ai requisiti di salvaguardia di studenti e insegnanti.
“Per quanto riguarda gli aspetti ambientali” segnala Zardini “anche a seguito a quanto accaduto nell’autunno/inverno 2013/14 sono state inserite norme di accelerazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e per l’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione degli agglomerati urbani (finanziamenti attraverso accordo di programma Regione – Ministero attraverso ISPRA) accanto al finanziamento di opere urgenti di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua nelle aree interessate da fenomeni di esondazione e alluvione, con un’attenzione agli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei (alle Regioni, la somma complessiva di 110 milioni di euro)“.
Lo Sblocca Italia contiene anche
rilevanti modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,
per la semplificazione delle procedure in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati. Nei siti inquinati, nei quali sono in corso o non sono ancora avviate attivita’ di messa in sicurezza e di bonifica, possono essere realizzati, ad esempio, interventi e opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti e infrastrutture e opere lineari di pubblico interesse a condizione che siano realizzati secondo tecniche che non determinano rischi per la salute.Vengono inoltre stabilite le
modalità di individuazione e realizzazione di impianti di recupero di energia, dai rifiuti urbani e speciali, costituenti infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale. Tali impianti, esistenti o da realizzare, saranno individuati su proposta del Ministro dell’ambiente per attuare un sistema integrato e moderno di gestione di tali rifiuti. Tutti gli impianti, sia esistenti che da realizzare, devono essere autorizzati a saturazione del carico termico, come previsto dall’articolo 15 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n.46 e per gli impianti esistenti, le Autorità competenti provvedono ad adeguare le autorizzazioni integrate ambientali.
La promozione e la valorizzazione dei territori passa anche attraverso la tutela dei prodotti tipici e dei produttori; è per questo che, con particolare attenzione, alle piccole e medie imprese agricole e agroalimentari, è previsto un Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia che prevede, tra le altre attività, iniziative di formazione, supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale, valorizzazione delle produzioni di eccellenza e tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine, rafforzamento organizzativo delle micro, piccole e medie imprese in particolare attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher e sostegno ad iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia.
Inoltre, il Decreto introduce la possibilità da parte delle comunità locali di contribuire alla tutela e alla valorizzazione del territorio con la possibilità, per i Comuni, di stabilire riduzioni o esenzioni di tributi a seguito di individuazione di opere di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade, etc..
La centralità dei Comuni è messa in campo anche per progetti di recupero di immobili non utilizzati del patrimonio immobiliare pubblico, comprensi alcuni immobili della Difesa (tranne quelli per i quali è stata accolta la domanda di trasferimento) che saranno individuati successivamente alla legge di conversione.
Conclude Zardini: “Un provvedimento articolato, ricco di norme importanti in grado di dare un forte impulso all’economia del nostro Paese con rilevanti risvolti positivi anche per il nostro territorio. Senza dubbio un passo avanti nella direzione giusta”.