Rifiuti: sbloccare il futuro, mandare a casa la cattiva politica
“Purtroppo il Piano dei Rifiuti non è l’unica mancanza della giunta Zaia, a cui Tosi ha riconfermato la fiducia salvo ritirargliela, di fatto, dopo cinque minuti. Verona, per dire, attende da anni anche l’approvazione del Piano Cave” osserva il capogruppo comunale PD Michele Bertucco a commento della minaccia di Agsm di chiedere il commissariamento del Piano regionale che sta tenendo in sospeso le sorti dell’inceneritore. “Ca’ del Bue è semplicemente la coda di paglia di Tosi e Cigolini che si ostinano a rivendicare per l’inceneritore in progettazione un ruolo che nella pianificazione regionale non è previsto, dal momento che le quantità di rifiuti da bruciare richieste da Verona non sono mai state confermate da Venezia. Una battaglia di disperazione che continua a spese dei cittadini che pagheranno in bolletta i costi della mancata estensione della raccolta porta-a-porta e degli inutili ricorsi di Agsm al Tar e al Consiglio di Stato”.
Per il consigliere PD Stefano Vallani le scelte sbagliate di questa amministrazione hanno messo Verona tra due fuochi: “Rischiare la citazione da parte di Urbaser da una parte e, dall’altra, il danno ben più grave, sicuro e duraturo, di mettersi in casa un impianto inutilmente costoso, dannoso e inquinante. Siamo all’assurdo. Bisognerà ben discutere il tema della società che ha vinto l’appalto, ma la soluzione non può essere quella di scaricare i costi delle decisioni sbagliate sulle generazioni future”.
Per la consigliera PD Elisa La Paglia il Piano Regionale dei Rifiuti è “la vittima eccellente dei litigi interni alla Lega, che si ripercuotono su tutta la filiera di gestione dei rifiuti (vedere per credere la confusione sulla costituzione dei bacini ottimali) e inducono in errore anche i Comuni più virtuosi. Quello di Agsm sull’inceneritore è un accanimento terapeutico che impedisce a Verona di guardare avanti e di imboccare la strada delle tecniche avanzate di differenziazione e di recupero dei materiali. Assieme alla giunta Zaia andrebbe commissariata l’intera Agsm, a partire dal suo direttore Cigolini, perché è la cattiva politica l’elemento inquinante più nocivo per il futuro di Verona”.
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