Sul filobus amministrazione allo sbando, e montano i sospetti
Per una volta il Sindaco di Verona sia franco e ammetta ciò che i veronesi hanno già capito da tempo, ovvero che il trasporto pubblico di massa è un progetto a cui questa amministrazione non ha mai creduto e che toccherà al PD, se vincerà le prossime elezioni, realizzare un mezzo che soddisfi i bisogni di mobilità della città.
A distanza di otto anni, dopo migliaia di annunci sulla “imminente partenza dei lavori”, ci ritroviamo ad ascoltare il presidente Amt di turno pontificare su cantieri, corsie preferenziali e tempi di percorrenza senza che sia stato portato a termine la progettazione esecutiva del filobus la quale, ribadiamo, si trova esattamente allo stesso punto in cui l’amministrazione Zanotto aveva lasciato la tramvia otto anni fa!
Come se non bastasse, dobbiamo ascoltare i mal di pancia di un consigliere di maggioranza, molto vicino al Sindaco, che si permette di sparare a zero su un dirigente di partecipata che, guarda caso, è anche il capo della moglie del consigliere. Ma è rimasto un minimo di decenza alla classe politica di questa città? Non sappiamo ancora che tipologia di mezzi verranno scelti; non sappiamo nemmeno se avranno una capacità trasportistica tale da poter competere con i normali bus di linea; non sappiamo come verranno risolti i nodi di Via Mameli e Porta Vescovo-Borgo Venezia; non abbiamo uno straccio di piano della viabilità che assicuri al nuovo mezzo una velocità commerciale decente.
Giunti a questo punto, monta il sospetto che dietro a questi infiniti tira e molla si nascondano realtà e retroscena ben più gravi. Se esistono, sarebbe bene venissero portati a galla e chiariti. Questa amministrazione ha già fallito su troppi fronti, non aggiungiamo oltre alla sconfitta anche il disonore!
Michele Bertucco e Damiano Fermo
consiglieri comunali PD