“Fare!” sì, ma qualche volta si dovrebbe anche tacere
E’ davvero degna di miglior causa l’esultanza dei tosiani di Verona Sud che nei loro volantini dipingono come un grandioso risultato il miniblocco del traffico pesante attuato a Cadidavid. Ma se i militanti di “Fare!” sono nati ieri, le decine di migliaia di cittadini di Borgo Roma e Cadidavid conoscono bene le pesantissime responsabilità che questa amministrazione porta con sé rispetto alla ancora scarsa vivibilità dei quartieri Sud. E ancor meglio hanno presente la spada di Damocle rappresentata dagli 8 centri commerciali che il Sindaco vuole installare tra Basso Acquar e il casello dell’A4. Centri che porteranno nuovo traffico e nuovo inquinamento senza dare nulla in cambio.
Quanto al miniblocco che, lo ripetiamo, non è risolutivo, risolutiva è soltanto la variante promessa dal Sindaco nel 2007, l’amministrazione ci è arrivata dopo anni di meschino tergiversare spezzato soltanto dalla determinazione dei cittadini e dall’insistenza dell’opposizione. All’inizio, infatti, ci avevano raccontato che il blocco non si poteva proprio fare. Smentiti dal prefetto, interpellato dai cittadini, ci avevano poi detto che mancava la disponibilità dei Comuni limitrofi. Smentiti anche su questo grazie alla nostra ricostruzione degli atti, avevano cominciato a dire che, comunque, mancava la viabilità alternativa fino a che, un bel giorno, un camion si è incastrato nel sottopasso e li ha costretti a far lavorare il cervello. E come d’incanto ogni problema si è risolto e si è scoperto che il blocco si poteva fare. Ma questa, va ripetuto, è soltanto una misura tampone.
La soluzione è la variante alla statale 12, per la quale purtroppo il nostro Sindaco non ha mai mosso un dito, nemmeno quando era parte della maggioranza che governa la Regione. Ogni progresso fatto nella progettazione di questa opera è imputabile alle iniziative del PD e alla perseveranza dei comitati di cittadini. Oltre a Fare! dunque, qualche volta bisognerebbe imparare anche a… tacere.
I consiglieri comunali PD
Michele Bertucco e Luigi Ugoli