Mantova, così vicina eppure così lontana…
Mentre Mantova viene incoronata dal Presidente del Consiglio Capitale italiana della Cultura 2016, Verona che fa? La nostra città, che pure possiede uno tra i più grandi patrimoni artistico-architettonici al mondo, piange al capezzale della sua fondazione lirico-sinfonica; riserva il minimo delle risorse alla valorizzazione del territorio facendosi rubare una ventina di capolavori della storia dell’arte; impiega un anno per decidere di installare un sistema di audio-guide nel suo monumento principale, l’Arena; ha un ufficio turistico assegnato provvisoriamente di mese in mese; assiste quasi impotente al degrado del suo secondo principale monumento: l’Arsenale. Domanda: ma ce lo meritiamo davvero tutto questo? Io credo di no. Semplicemente chi dovrebbe fare le cose non sa farle o non vuole farle. Accontentandosi di ciò la storia ci ha regalato. Di fatto non abbiamo un assessore alla cultura. Così si spiega anche il perché non siamo nemmeno stati sfiorati dall’effetto Expo e come mai il Centenario del Festival lirico sia stato archiviato come una stagione qualunque. Dovremmo allora aprirci. L’occasione potrebbe essere una commissione aperta con audizione dei rappresentanti di Mantova per trovare tra istituzioni e associazioni che lavorano per la valorizzazione del patrimonio cittadino le migliori sinergie per non perdere altre occasioni.
Elisa La Paglia
consigliere comunale PD