Inquinamento e sicurezza stradale: la giunta comunale sempre un passo indietro

Pubblicato da il 6 Luglio 2016 0 Commenti

Perché mai si dovrebbe parlare di inquinamento a Luglio quando tutti sanno che i mesi critici sono quelli invernali? La questione farebbe sorridere l’amministratore avvertito che sa che per programmare gli interventi occorre tempo. Sembra invece interessare poco o niente all’amministrazione comunale di Verona che, di fronte a dettagliate relazioni e proposte proveniente dagli uffici competenti della Regione Veneto e dalla locale Polizia Municipale datate marzo 2016, ha deciso di rinviare sine die ogni decisioni in merito.
Eppure le proposte sono di un certo rilievo: si parla ad esempio di blocco totale per tutto il periodo invernale dei veicoli a benzina euro 0 ed euro 1 e di tutti quelli a diesel inferiori all’euro 3. Si parla di zone a basse emissioni ricomprendenti interi agglomeranti urbani sui territori di Padova, Vicenza, Venezia, Verona e Treviso. Malgrado la buona volontà degli uffici tecnici, Verona è completamente esclusa da questo percorso, per un semplice motivo: grazie alla sua sonnacchiosa giunta, la città non ha ancora adottato nessuno degli strumenti programmatori indispensabili a pianificare gli interventi, a partire dal piano della mobilità sostenibile passando per il piano generale del traffico urbano. Di fronte alla prossima emergenza (che può verificarsi anche d’estate con il pericolo ozono) Verona si sveglierà priva di strumenti atti a reagire. Sul piano della sicurezza stradale accade la stessa cosa: Sindaco e giunta non fanno quello che dovrebbero fare, ovvero investire interamente nella sicurezza degli utenti deboli i proventi delle multe, salvo poi scaricare il barile sul governo in occasioni di incidenti mortali.

Il capogruppo comunale Pd
Michele Bertucco