Traforo: l’ultimatum scade domani e giovedì il Consiglio è chiamato a pronunciarsi sulla fidejussione
La documentazione arrivata nel pomeriggio di ieri ci permette di confermare che la scadenza dell’ultimatum dato dal Sindaco al Concessionario del Traforo per presentare un progetto valido èil 5 ottobre, cioè domani. Il 17 ottobre è invece il termine di scadenza della fidejussione di cui gli uffici comunali hanno comunque disposto il rinnovo dal momento che le operazioni di escussione della stessa sarebbero in ogni caso destinate a protrarsi ancora a lungo.
E’ facile prevedere che domani non accadrà nulla di quanto prefigurato dal Sindaco in merito al coinvolgimento di grandi gruppi spagnoli, cinesi o indonesiani per il semplice fatto che l’Ati (associazione di imprese) che si è aggiudicata l’appalto nel marzo 2013, non è un hotel con porte girevoli dal quale si possa entrare ed uscire a piacimento. Il Codice dei contratti pubblici non solo fa divieto di modificarla fino alla firma del contratto, come peraltro sottolineato anche nel disciplinare di gara, ma stabilisce che l’Ati è immodificabile fino al collaudo dell’opera. In ogni caso vale inoltre ribadire che il famigerato contributo della Serenissima non potrebbe essere impiegato per sostenere i costi dell’infrastruttura principale.
Più interessante sarà dunque capire come si regoleranno i consiglieri di maggioranza che giovedì saranno chiamati ad esprimersi sull’escussione della fidejussione. L’escussione della fidejussioneè la soluzione già avanzata dagli uffici per chiudere un procedimento ormai finito in un vicolo cieco (dal marzo 2013 nessuna delle diverse nuove proposte del Concessionario corrispondeva al bando). Stante il perdurante silenzio della giunta, le opposizioni in Consiglio comunale chiedono semplicemente di darne attuazione.
Un eventuale pronunciamento contrario alle indicazioni dei dirigenti metterebbe i consiglieri di maggioranza nelle condizioni di assumersi una responsabilità che la stessa giunta comunale ha sempre badato bene di scansare. Tutti i rinvii accordati dalla giunta in questi anni al concessionario sulla base della sussistenza dell’interesse pubblico del Traforo non sono mai stati, infatti, formalizzati con vere e proprie delibere ufficiali ma sempre con decisioni informali prive di vero e proprio peso legale. Una sottigliezza che i consiglieri di maggioranza faranno bene a soppesare per non correre il rischio di essere chiamati un domani a risponderne davanti alla magistratura contabile.
Michele Bertucco
Capogruppo comunale Pd Verona