Piano Veronetta: 18 milioni in arrivo dal Governo

Pubblicato da il 14 Ottobre 2016 0 Commenti

Il Governo stanzierà 18 milioni di euro a sostegno del Piano Veronetta, il progetto di riqualificazione presentato la scorsa estate dal Comune di Verona per il recupero, tra gli altri, di Palazzo Bocca Trezza e del Silos di Levante dell’ex caserma Santa Marta. E’ quanto emerge dalle graduatorie del Governo per l’accesso ai fondi stanziati dal bando per la “Riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie” pubblicato lo scorso 1° giugno.

“Restituire alle città e alle comunità luoghi che per troppo tempo sono rimasti ai margini, costringendo alla stessa marginalità gli abitanti di interi quartieri; includere a partire dalla costruzione di una città a misura di cittadino: questi erano gli obiettivi del Piano Periferie presentato dal Governo la scorsa estate – spiega Alessia Rotta, deputata PD –. Erano 500 milioni i fondi stanziati dal Governo, mentre i progetti presentati richiedevano finanziamenti per 2 miliardi di euro. Grazie al Cipe, il Governo ha permesso il finanziamento di tutti i progetti presentati. Presto, dunque, Veronetta potrà vedersi restituire un pezzo importante della sua storia”.

Il progetto per Veronetta prevede per ora la realizzazione di uffici comunali, sale convegni e una serie di servizi per il terzo settore all’interno di Palazzo Bocca Trezza, il recupero del Silos di Levante dell’ex caserma Santa Marta, della sede dei vigili del centro nella Guardiania e la creazione poliambulatori nella Casa del Capitanio.

“Dopo che abbiamo assistito per tanti anni alla vendita di pezzi importanti di questa città, finalmente oggi una buona notizia” aggiunge Elisa La Paglia e tutto il gruppo consiliare comunale del Partito Democratico. “Grazie a questo finanziamento verrà finalmente riconosciuto il valore sociale di luoghi destinati alla vendita o a un futuro incerto. Luoghi che ora invece saranno restituiti a tutti i cittadini. Per finire di scrivere questa bella pagina di storia della città, resa possibile anche dalla celerità con cui i tecnici comunali hanno redatto i progetti, occorre però l’impegno da parte dell’amministrazione comunale all’effettivo coinvolgimento di cittadini e associazioni del territorio nella scelta della destinazioni e nella fase particolareggiata dei progetti. Non solo perché saranno cittadini e associazioni del territorio a far rivivere quegli spazi ma anche perché sono stati loro a ispirare questa possibilità di rinascita talvolta anche contrapponendosi, quando è stato necessario, alle decisioni di svendita”.