Ostello della Gioventù: individuare altri luoghi idonei

Pubblicato da il 26 Gennaio 2017 0 Commenti

Le parole del Vescovo mettono la parola fine all’esperienza dell’Ostello della Gioventù a Villa Francescatti che alla fine dell’anno dovrà essere restituita alla Curia. Di conseguenza, pongono al Comune e alla città la necessità di reperire luoghi idonei da assegnare alla funzione che rimarrà scoperta.
Finora Villa Francescatti e chi la gestiva hanno svolto un’opera di supplenza rispetto ad un servizio fondamentale e basilare in qualunque città turistica. A nostro avviso non è ipotizzabile che una città come Verona rimanga a lungo priva di una struttura ricettiva specificamente rivolta al turismo giovanile. Occorre pertanto avviare una riflessione che veda anche  il coinvolgimento di chi si è fino ad aggi attivato ed ha il know-how necessario.
Seppure la dismissione da parte della Curia fosse annunciata da tempo, purtroppo questo tema non è mai stato portato all’ordine del giorno dall’amministrazione, evidenziando una volta di più i limiti di una politica urbanistica troppo schiacciata sulle richieste dei privati e poco attenta ai bisogni e allo sviluppo della città.
Abbiamo appena passato in Variante 23 varie strutture turistiche e congressuali ma nessuna, anche per la loro locazione, con vocazione per il turismo di massa, per giovani e famiglie.
Un ragionamento in tal senso potrebbe essere fatto su strutture previste di cohousing come il compendio ex Santa Marta o nella zona, sebbene più decentrata, dell’area ex cantine Pasqua. Un’altra ipotesi da cui partire potrebbe essere l’ex convento San Domenico lasciato libero dai vigili urbani. Oppure, ma i tempi si allungherebbero, si potrebbe inserire il nuovo ostello nella partita di trasferimento in aree decentrate dei complessi scolastici della zona di Ponte Pietra, verosimilmente nell’area dell’ex Scalo merci di Porta Nuova. Le opzioni non mancano.

Consiglieri Comunali Pd Luigi Ugoli ed Eugenio Bertolotti