Cas di Via Pontida: senza dialogo è solo terreno di propaganda elettorale
Sul Cas di Via Pontida si sta purtroppo verificando quanto temevamo: che cosa sono, infatti, i controlli edilizi annunciati dal Sindaco se non un atto ostilità e di ostruzionismo verso la Prefettura? La situazione ci appare a questo punto incomprensibile: che tipo di confronto c’è stato tra Sindaco e Prefetto? L’emergenza dichiarata dal Prefetto non è condivisa anche dal Sindaco? Il Comune di Verona, che aderisce allo Sprar, quali soluzioni alternative ha messo sul tavolo nel suo dialogo col Prefetto?
Il rischio è che il tema diventi solo fertile terreno per uno scontro elettorale, come stava per accadere, e in parte è accaduto, con l’ostello della Gioventù.
E’ sbagliata l’equazione profugo uguale delinquente ma non bisogna nemmeno sottovalutare le criticità della zona. Anche per questo abbiamo chiesto la commissione consiliare: l’inserimento dei profughi funziona se è il più possibile trasparente, partecipato e condiviso; occorre conoscere e far conoscere i programmi della cooperativa che si farà carico dei profughi; coinvolgere attorno al progetto parrocchie e volontariato; incrementare, in collaborazione con le aziende pubbliche di servizi, i progetti di lavori socialmente utili. E soprattutto lavorare per accelerare i tempi di esame delle domande di asilo politico, perché è a questo che serve l’intero sistema: a riconoscere protezione a chi ne ha diritto e a rimpatriare secondo le leggi vigenti chi non ce l’ha.
Chi, tra quanti hanno responsabilità istituzionali di parlamentare o rappresentante locale, protesta senza esercitare la sua influenza per affrontare positivamente i problemi, non sta facendo il bene del territorio, sta facendo soltanto propaganda.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Luigi Ugoli, Elisa La Paglia, Eugenio Bertolotti