Variante Arsenale: i dubbi dei cittadini sono fondati

Pubblicato da il 8 Febbraio 2017 0 Commenti

Nella discussione sulla Variante 25 dell’Arsenale sosterremo e faremo nostre le osservazioni del comitato e dei cittadini che in questi anni si sono interessati all’intervento di riqualificazione, in primo luogo perché l’amministrazione ha sempre negato loro ogni ogni possibilità di confronto, e in secondo luogo perché riteniamo il project financing troppo svantaggioso per le casse comunali.
Non siamo contro l’intervento dei privati, siamo contro i progetti che, come questo, non fanno un buon equilibrio degli impegni tra le parti in causa. Invitiamo a pensare al fatto che negli oltre 30 milioni che il Comune tributerà al privato, finiscono i proventi della vendita di palazzi storici come il Capitanio (12 milioni) che la prima amministrazione Tosi aveva espressamente vincolato alla riqualificazione dell’Arsenale, e il taglio di tutte le opere pubbliche del 2017 e di parte di quelle del 2018-19 (altri 10 milioni di euro). Finiscono inoltre i 5 milioni del contributo Agsm che sarebbe stato più utile ed urgente continuare ad impiegare nel sostentamento della Fondazione Arena. Tutto questo per sottrarre ai cittadini la fruibilità del bene che questo intervento assoggetta per 50 anni alle esigenze economiche del concessionario perfino per quanto riguarda le aree verdi.
Tra le osservazioni del comitato dei cittadini ci sono questioni che anche noi solleviamo da tempo, come ad esempio, se la grande concentrazione di commerciale prevista debba inquadrarsi come grande struttura di vendita. O ancora i dubbi sull’idoneità dell’edificio da adibire a scuola o sul destino del museo di Scienze Naturale che questo progetto condanna a restare diviso e disperso.
Vale infine osservare che l’amministrazione si appresta ad approvare una variante senza attendere il parere di congruità dell’Autorità anti-corruzione Anac che in potenza potrebbe anche ribaltare la situazione rendendo vana tutta questa fretta.

I consiglieri comunali Pd
Luigi Ugoli ed Elisa La Paglia