On. Diego Zardini (PD): interrogazione al ministro Delrio sulla tratta ferroviaria Verona – Rovigo

Pubblicato da il 10 Febbraio 2017 0 Commenti
Su suggerimento del sindaco di Legnago, Clara Scapin, che per prima ha raccolto le indicazioni dei pendolari, questa settimana è stata presentata al Ministro dei Trasporti, Giuliano Delrio, una interrogazione firmata assieme ai colleghi di Rovigo e Padova, Diego Crivellari e Giulia Narduolo, relativa alla ferrovia Verona – Rovigo.
Il servizio sulla tratta ferroviaria Verona-Rovigo è svolto dalla società Sistemi Territoriali S.p.a: lungo i 96,6 chilometri che collegano Verona a Rovigo viaggiano mezzi con vecchia tecnologia, alimentati a gasolio, con tempi di percorrenza troppo lunghi e con un’unica carrozza, spesso piena.Commenta Zardini: “La linea ferrata percorre un territorio importante della regione Veneto, partendo da Verona arrivando a Cerea, Legnago per proseguire verso Badia Polesine, Lendinara, Costa e Rovigo da dove prosegue per i comuni di Adria, Loreo, Rosolina e Chioggia. Sulla tratta viaggiano mezzi di vecchia tecnologia con tempi di percorrenza lunghi e i pendolari spesso lamentano di viaggiare su di ‘un carro bestiame’ a causa dell’unico vagone di cui è composto il convoglio”.

Altri problemi che coinvolgono questa linea sono il mancato completamento dell’infrastruttura elettrica nelle tratte isola della Scala-Cerea e Legnago-Rovigo, con un miglioramento della sostenibilità del trasporto su rotaia, la possibilità di un biglietto unico per la percorrenza dei diversi tratti, i ritardi manifestati nei servizi di linea e a volte la cancellazione di viaggi, causando disagi e disservizio alla popolazione.

La richiesta effettuata al Ministro – continuano Zardini, Crivellari e Narduolo – riguarda la verifica, per quanto di competenza, dello stato dell’efficienza delle reti ferroviarie sopradescritte e dei servizi a queste collegate, quali siano, se esistono, i programmi d’investimento e miglioramento della linea ferrata che collega Verona a Rovigo e quali siano i programmi di recupero delle aree degradate dopo l’abbandono o la chiusura delle piccole stazioni ferroviarie e non ultimo se intende valutare la possibilità di intraprendere le necessarie azioni attraverso l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie al fine di avviare le necessarie verifiche volte a garantire la sicurezza dei passeggeri“.