Atv-Fnm: il socio unico dia formale indicazione ad Amt

Pubblicato da il 2 Marzo 2017 0 Commenti

Non siamo contrari alla cessione delle quote a FNM e d’altra parte è difficile ipotizzare ora soluzioni diverse. E’ importante però capitalizzare al massimo questa entrata in termini di sviluppo salvaguardando con grande attenzione i lavoratori, assicurando all’azienda adeguati investimenti al fine di consolidare la posizione di Atv in vista delle prossima messa a gara del servizio, definendo dei criteri di governance che non ci penalizzino.
Quello che non appare chiaro è il contenuto dei patti parasociali proposti, la loro legittimità e la coerenza con lo statuto e con la normativa pubblicistica in materia di partecipazioni societarie. Contestiamo poi il modus operandi con cui si è giunti a deliberarne l’adesione. Appare un po’ frettoloso e poco trasparente, oltre che delegittimante per il cda di AMT, dare ad esso un indirizzo che propone la sottoscrizione di questi patti senza averne approfondito il contenuto e le conseguenze per AMT. Un atto di indirizzo di questo tipo non necessiterebbe poi di una formale decisione del socio? Di fatto l’organo amministrativo di AMT, che ne ha la responsabilità, è stato del tutto esautorato e non è chiaro se l’atto di indirizzo è stato dato correttamente. La vendita delle quote chiude un capitolo della storia dell’azienda ma apre una nuova decisiva partita per il futuro del servizio trasporto pubblico locale. L’approccio proposto dall’attuale amministrazione non sembra tenerlo in considerazione.

Il gruppo consiliare comunale Pd Verona