Centri commerciali: ci sono sfuggite delle opportunità?
Vedremo nei prossimi giorni le tenuta del piano viabilistico predisposto per l’apertura del nuovo centro commerciale alle ex Officine Adige, di certo non è pensabile mandare i vigili urbani a regolare il traffico ogni volta che il centro commerciale presenta grande afflusso di clienti o ci sono manifestazioni concomitanti. Un piano è tale se si regge da solo. Qualcosa però sembra sempre mancare in questa presunta “rinascita” di Verona Sud che non dovrebbe soltanto puntare a riproporre i grandi marchi commerciali spesso già presenti nel centro storico o in aree limitrofe, col rischio poi di generare fenomeni di concorrenza o di transumanza, ma dovrebbe funzionare anche e soprattutto da vetrina internazionale delle nostre produzioni. Al di là dei posti di lavoro generati, che sono sempre importanti, l’arrivo del grande gruppo tedesco Ece, che gestisce centinaia di centri commerciali in tutta Europa, è un valore aggiunto per l’intero territorio se tutte le nostre produzioni, non solo i grandi marchi già affermati, riescono ad avere accesso alla sua rete commerciale. Oltre che a gettare un salvagente alla tutela del commercio nel centro storico, le convenzioni stipulate con i nascenti centri commerciali avrebbero dovuto pensare anche ad aprire nuovi orizzonti commerciali alle nostre imprese, coinvolgendo la Camera di Commercio e le associazioni di categoria per aiutarle a mettersi in rete. Anche perché il soggetto economico a rischio di estinzione in questo passaggio non sono i negozi del centro storico, a cui restano le opportunità offerte, ma quelli di vicinato che nei quartieri risentiranno della concorrenza dei grandi centri commerciali. A questi è stata data una pacca sulla spalla con tanti saluti.
I consiglieri comunali Pd
Elisa La Paglia, Luigi Ugoli, Eugenio Bertolotti