Variante Arsenale: cittadini calpestati
Possiamo dire senza timore di esagerare che l’approvazione della Variante Arsenale rappresenta un colpo mortale per la democrazia partecipativa nella nostra città. Di fatto nemmeno una delle circa 700 osservazioni dei cittadini è stata ritenuta meritevole di essere discussa dal Consiglio comunale che alla fine, dai banchi della maggioranza, ha pure avuto il coraggio di esultare. Inammissibili, non accoglibili non pertinenti… le osservazioni che non sono state bloccate alla fonte dagli uffici sono state cancellate dall’emendamento del Sindaco lanciando così un messaggio chiarissimo alla città: cari cittadini, le vostre osservazioni che a noi non piacciono sono inutili e senza senso.
Vale la pena si spendere qualche parola su questo passaggio, che è di sostanza: ciò che gli uffici hanno decretato come “non accoglibile” sommava le osservazioni non pertinenti urbanisticamente ma anche molte osservazioni pertinenti urbanisticamente ma non condivisibili secondo le la progettualità dell’amministrazione. E’ dunque chiaro che l’aver trasformato tutto in “inammissibile” è un fatto grave che danneggia la democrazia partecipativa poiché, in Consiglio e verso i cittadini, ammette solo un confronto di facciata diretto ad approvare solo quanto è stato già deciso. Ecco l’applicazione del concetto di collaboratività dell’assessore Caleffi.
Qui non è in discussione il diritto e la responsabilità della maggioranza di assumere delle decisioni. Quando le questioni riguardano un bene storico ed architettonicamente prezioso come il nostro Arsenale, quando ne caratterizzano l’uso per i prossimi cinquant’anni impegnando le casse Comunali per oltre 30 milioni di euro privatizzandone, di fatto, gli spazi, perfino le aree verdi, crediamo che l’ascolto e la partecipazione della gente che sente proprio quel bene non dovrebbero essere messe in un angolo. Tutte le proposte culturali attinenti la storia della città sono state mortificate, lirica, teatro amatoriale, scienze, tutto azzerato per degli ulteriori negozi.
In cinque anni di consiglio mai nessuna delibera è stata gestita con modalità così poco partecipative. Per la maggioranza l’approvazione di questa variante, che di fatto sblocca anche la gara del project, si tratterà forse di un vittoria, per noi rappresenta la sconfitta del concetto di democrazia partecipata che dovrebbe caratterizzare scelte cosi importanti per la storia ed il futuro della nostra città.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Luigi Ugoli, Eugenio Bertolotti, Elisa La Paglia