Arsenale: la Provincia può (e deve) annullare la variante urbanistica
Riprendendo un esposto al Presidente della Provincia del “Comitato Arsenale Verona”, i consiglieri provinciali Stefano Vallani, Stefano Ceschi e Paolo Martari invitano il Presidente Pastorello e gli uffici provinciali competenti a valutare l’opportunità di annullare la Variante urbanistica 25 con cui il Comune di Verona in data 31 marzo 2017 ha di fatto concluso l’iter di approvazione del project Arsenale.
“La legge Regionale 11 del 2004 in materia di Governo del Territorio e del Paesaggio assegna alle Province il potere di annullare i provvedimenti comunali che autorizzino interventi non conformi alla normativa urbanistico-edilizia – spiegano Vallani, Ceschi e Martari –. Mettendo da parte per un attimo il modo indecoroso con cui sono state trattate le osservazioni dei cittadini, le tante violazioni contenute nella variante in oggetto ci sembrano gravi e palesi. Si rileva, innanzitutto che, mentre il Piano degli Interventi, considerando correttamente il vincolo monumentale vigente sul compendio Arsenale, ammette soltanto interventi di “restauro conservativo”, nel progetto approvato vengono invece previste demolizioni e alterazioni di elementi storici, ampliamenti di edifici esistenti, costruzioni integrative nuove, anche più alte degli edifici storici in palese contrasto con le previsioni urbanistiche vigenti. Inoltre – continuano i consiglieri – mentre il Piano degli interventi ammette soltanto spazi commerciali, terziari e ricettivi “strettamente connessi e compatibili con la funzione pubblica caratterizzante l’integrità del complesso fino ad un massimo di un terzo delle superfici”, nella variante gli usi “non strettamente connessi” sono largamente preponderanti, arrivando fino al 50% delle superfici. La stessa previsione di un centro commerciale di 6 mila metri quadri nella corte centrale avrebbe richiesto una variante al Pat (il quale tra l’altro non prevede la possibilità di ulteriori spazi commerciali) precedente alla variante urbanistica. Non da ultimo – concludono Vallani e Ceschi – manca lo studio del traffico e il piano della sosta. Su questi temi, le verifiche allegate alla variante risalgono al 2013 e sono relative ad un altro progetto! Il parcheggio interrato attualmente in costruzione riuscirebbe a coprire solo tra un quarto e un quinto della domanda di mobilità ragionevolmente ipotizzabile”.
Secondo i consiglieri comunali Pd Elisa La Paglia e Luigi Ugoli, l’iniziativa di Vallani, Ceschi e Martari “vuole essere condivisa ed è a disposizione anche di altri consiglieri provinciali, stiamo lavorando perché venga sostenuta quasi all’unanimità”. Il prossimo consiglio provinciale che vedrà discutere e votare la richiesta si svolgerà mercoledì 26 Aprile.