On. Diego Zardini: il tema della sicurezza dei cittadini non sia uno spot elettorale.
L’ansia di sfruttare in chiave elettorale il tema della “sicurezza” porta sconcerto nei cittadini. Alcune formazioni politiche demagogicamente mescolano mantenimento del decoro urbano, la presenza dei clochard ad esempio, con la microcriminalità per arrivare a ipotizzare “commissioni antimafia comunali”. Un assurdo minestrone che non riesce ovviamente a dare un minimo di prospettiva ai problemi, una parvenza di soluzioni, ma che produce solo insicurezza ed allarme.
Mentre i dati dimostrano chiaramente che i reati sono in calo, che le Forze di Polizia sono molto più presenti sul territorio rispetto anche al recente passato, si vuole artatamente aumentare quella che viene definita “insicurezza percepita”, che poco ha a che vedere con i temi della realtà; che a questo si prestino talk show televisivi con gli ascolti in calo è già discutibile, che poi lo facciano candidati senza alcuna speranza di successo rientra in una logica elettorale distorta, che tutto questo diventi materia di dibattito politico è assolutamente inaccettabile.
Le rapine sono drasticamente calate (-10%), i furti (-7%), i delitti a sfondo sessuale pure (-20%), mentre aumentano le denunce per stalking che era una tipologia di reato non riconosciuta e accettata supinamente da molte donne che ora finalmente cercano di liberarsi da questi “persecutori”; sicuramente l’impegno che viene profuso proprio verso quelle tipologie di reati particolarmente odiosi per i cittadini (rapine e furti nelle abitazioni, che comunque sono calati dell’8,3%) porterà a miglioramenti ulteriori. Proprio per avere risultati sempre più in linea con le attese dei cittadini il Governo ha stanziato per il riordino delle Forze dell’ordine 977 milioni rispetto ai 119 milioni a regime degli anni precedenti.
Anche sul fronte della lotta alla criminalità organizzata i risultati ci sono: 56 latitanti catturati nel 2016, 16 quest’anno, 4 miliardi di euro sequestrati, 2 confiscati; certo che si può e si deve fare di più. Ma ci vuole anche coerenza, soprattutto da parte di chi riveste ruoli istituzionali, perché non si possono denunciare infiltrazioni mafiose nell’amministrazione pubblica della nostra città e poi, dopo due anni, allearsi con le forze politiche che compongono tuttora quella stessa amministrazione!
Cercare di confondere le idee, negando l’evidenza dei fatti, mescolando le problematiche, che abbisognano di soluzioni mirate e puntuali, porta solo ad ingenerare paura. La paura non migliora la nostra vita, quindi chiedo a chi cavalca questo sentimento se vuole migliorare la qualità del nostro convivere civile, oppure è disposto a tutto per un pugno di voti?