REFERENDUM VENETO: ZAIA BENVENUTO

Pubblicato da il 31 Luglio 2017 0 Commenti

Si il 22 Ottobre voterò si al Referendum, ma quanto spreco di soldi .

Il Presidente Zaia ha deciso di prelevare dalle tasche dei veneti 14 milioni oltre ai costi di pubblicità e promozione, per fare un referendum inutile e per chiedere ai veneti se sono d’accordo sull’autonomia veneta.
Serviva spendere 14 milioni per una risposta scontata e ovvia solo per le sue ambizioni politiche?
Pero’ sono molto contento che il Presidente Zaia dopo tanti anni sia arrivato a comprendere che l’unica possibilità concreta per dare maggiore autonomia al Veneto sia il “federalismo differenziato” che dai tempi di Cacciari il centro sinistra sta sostenendo come unico progetto per assicurare ai veneti maggiore indipendenza.
Caro Zaia, benvenuto a casa nostra!
Si perché a differenza di lui e della Lega che per anni hanno imbrogliato i veneti promettendo prima la pittoresca illusione della secessione e poi la irrealizzabile proposta della Regione a Statuto Speciale; noi del Partito Democratico da sempre sostentiamo che l’unica concreta possibilità per dare maggiore autonomia alla nostra Regione sia il federalismo differenziato.
Finalmente ci sono arrivati anche Zaia e la Lega.
Ma questa volta per evitare che imbroglino ancora i veneti raccontiamo prima che cosa si vota con questo Referendum.
Con questo Referendum non sono in ballo come lasciano intendere Zaia Lega, né le questioni fiscali, né le competenze sulla sicurezza, né, tanto meno, il fatto che il Veneto possa diventare una Regione a Statuto Speciale.
Su questi punti tutto rimarrà come prima e con il Referendum non cambierà nulla.
Le materie sulle quali il Veneto dopo il Referendum potrà avere maggiore autonomia le fissa la Costituzione e sono: ambiente e territorio, innovazione e ricerca scientifica, istruzione e  formazione (e altro) e servono progetti precisi approvati dal Consiglio regionale e poi dai due rami del Parlamento a maggioranza assoluta dei componenti.

E’ il federalismo differenziato!

Zaia poteva arrivarci tanto tempo fa senza mettere le mani nelle tasche dei veneti e senza creare illusioni, ma cogliere la disponibilità manifestata concretamente dal Governo e sedersi subito al tavolo portando a casa un buon risultato per i veneti.

Ha preferito la propaganda inutile, facendo spendere ai veneti 14 milioni di euro, ma comunque gli diamo il benvenuto nella casa del Partito Democratico del “federalismo differenziato”.

Gianni Dal Moro
Deputato di Verona
del Partito Democratico

 

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