Vaccinazioni: giusto mantenere la barra diritta. Mozione di biasimo verso la Regione
Fa bene l’amministrazione comunale veronese ad attenersi alla legge nazionale sull’obbligo vaccinale e a non cedere alle sirene zaiane che strumentalizzano, ovviamente a fini politici, un tema delicatissimo.
Se non è l’obbligo vaccinale ad essere messo in discussione dalle azioni della Regione ma solo la tempistica, perché puntare a destabilizzare, a pochi giorni dall’inizio delle scuole, un sistema che trova già ovvie difficoltà di assestamento? A chi vuole strizzare l’occhio il presidente della Regione?
E’ più “invasivo”, per la tranquillità di una famiglia, alimentare l’ennesima polemica sui vaccini – che poi sfocia in discorsi disorientanti che con la scienza e il diritto non hanno nulla a che fare – oppure presentare la prenotazione del distretto sanitario competente, come richiede la prassi? Gli stessi insegnanti si sentiranno più tranquilli davanti ad un quadro normativo certo e condiviso, oppure a fronte di una situazione di continua conflittualità istituzionale?
L’obbligatorietà non costringe alla corsa alla vaccinazione che qualcuno vorrebbe rappresentare, ma alla regolarizzazione in un ambito che probabilmente è sfuggito di mano al punto da richiedere un intervento legislativo.
Per questi motivi, al primo appuntamento utile del Consiglio comunale, proporrò una mozione di biasimo nei confronti della Regione il cui comportamento a tutto mira fuorché al benessere e alla tranquillità delle famiglie.
Federico Benini, consigliere comunale Pd