Verona ha bisogno di un nuovo Pat
E’ illusorio pensare di rimettere in sesto la città scremando l’eccesso di aree commerciali ereditate dalla precedente amministrazione senza mettere mano anche alla pianificazione urbanistica complessiva.
Un conto è il Pat di Zanotto e Uboldi, che al termine di un lungo processo di concertazione disegnava un certo sviluppo della città con numerosi punti qualificanti (città compatta, terziarizzazione ecc.). Altra cosa è il Pat di Tosi, Giacino e Corsi, che con il voto di metà dell’attuale maggioranza che allora sedeva sugli stessi banchi, fece tabula rasa di tutti i punti qualificanti e con il successivo Piano degli Interventi avviò il processo di commercializzazione di cui tutti oggi lamentiamo i limiti.
Ci era stato detto che bastava dare al privato tutto ciò che chiedeva per vedere realizzato il bene pubblico, ma gli ingorghi a Verona Sud e la situazione di stallo alle ex Cartiere dimostrano che non era vero in nessun senso.
Quello che serve adesso è un nuovo Pat che guardi ai prossimi 20 anni muovendo dalla vivibilità dei quartieri. Serve un progetto per Verona Sud che non può essere solo il luogo dei centri commerciali, e un progetto di riqualificazione per Verona Est che con l’attuale programmazione è destinata a seguire le sorti della parte Sud.
Due dei banchi di prova principali per l’amministrazione saranno proprio le ex Cartiere, per le quali chiederemo una commissione consiliare, e l’ex Tiberghien dove, all’interno di grandi volumetrie già assicurate dalla programmazione urbanistica regionale, occorre trovare il modo per assicurare i servizi che mancano a San Michele e a Borgo Venezia in termini di verde pubblico e di centri di aggregazione.
Verona da tempo conosce più propaganda che pianificazione e ciò l’ha resa sofferente dal punto di vista della viabilità e della vivibilità dei quartieri. La svolta passa da una rivisitazione della programmazione urbanistica che coinvolga gli investitori privati senza perdere di vista l’interesse pubblico.
Il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani