D’Arienzo: Verona si occupi del futuro di Cattolica Assicurazioni
Cattolica Assicurazioni è uno dei maggiori gruppi del mercato assicurativo italiano, attivo sia nei rami danni che nei rami vita. Quotato alla Borsa di Milano dal novembre 2000, la società ha sede a Verona e opera su tutto il territorio nazionale.
Tramite una società controllata, la nota holding americana Berkshire Hathaway
ha acquisito il 9% circa nella Cattolica Assicurazioni diventandone il primo azionista, in particolare acquistando il pacchetto azionario che la Banca Popolare di Vicenza deteneva in Cattolica Assicurazioni. E pensare che ancora un anno fa avevo chiesto al sistema Verona – Fondazione Cariveriona compresa – di acquistare quel pacchetto per evitare che qualcun altro si intrufolasse nel capitale di Cattolica. Sono stato inascoltato ed ecco il primo esito. Immediatamente il titolo di quest’ultima a Piazza Affari ha ricevuto un aumento del 17% del valore. Quindi, il mercato ha visto con favore l’operazione.
Già in passato la holding americana ha cercato di “entrare” nel mercato italiano delle assicurazioni, in particolare in Fondiaria-Sai, ma l’operazione non andò in porto.
Di solito, l’obiettivo strategico del finanziere Buffet è quello di “entrare” in un’azienda sana, con un vantaggio competitivo che duri nel tempo, ovvero che dia profitti anche in più anni.
Questo significa che intende restare a lungo in Cattolica Assicurazioni e, conseguentemente, nel mercato delle assicurazioni in Italia.
Tenuto conto, quindi,
1. dell’investimento di lungo periodo e, pertanto, del possibile appeal speculativo,
2. del fatto che Cattolica è una società cooperativa, anche se quotata in borsa (quindi, sebbene la società americana sia il primo azionista, il suo voto vale quanto quello di chi ha poche azioni),
3. che Cattolica è interessata alla scelta del partner assicurativo che farà il “Banco Bpm” (quindi, è probabile che il nuovo ingresso possa compromettere i pani di “Verona” di un’alleanza “fatta in casa”, di cui si vocifera in città),
4. che la compagnia Cattolica è interessata a una partecipazione di maggioranza in altre realtà (Popolare Vita e in Avipop Assicurazioni) e alla sottoscrizione di un accordo di distribuzione di prodotti assicurativi nel ramo Vita e nel ramo Danni, a testimonianza dell’espansione della propria influenza in questo segmento economico,
si pongono i temi della trasformazione in Spa, della revisione della governance e della possibile ricapitalizzazione
di una società che ha un valore fondamentale per il territorio veronese e, alla luce dei tanti progetti e nuove acquisizioni, anche per il mercato italiano del settore. Ne parliamo? La città affronta la cosa per evitare di perdere un altro pezzo di storia?
In passato abbiamo già perso pezzi…per inerzia.