D’Arienzo: I droni militari per controlli antincendi
Abbiamo deciso che anche le nostre Forze Armate devono partecipare alle attività di controllo sul grave fenomeno degli incendi, spesso dolosi, di vaste aree del Paese.
L’Aeronautica Militare, quindi, sarà impegnata per la sorveglianza del territorio per attività di deterrenza e controllo di reati contro il patrimonio ambientale e delle aree boschive maggiormente a rischio di incendi.
Gli aeromobili a pilotaggio remoto – i droni – sono ampiamente impiegati dall’Aeronautica Militare. Si tratta di mezzi a capacità duale (civile e militare) che vengono normalmente utilizzati per attività di ricerca, analisi e sviluppi di iniziative militari o civili. I droni hanno caratteristiche tali da poter essere impiegati in sicurezza, comandati da lontano, autonomi, possono agire con ampi raggi d’azione e forniscono in tempo reale le immagini raccolte.
Per queste ragioni da anni i droni sono utilizzati in svariati contesti operativi, ad esempio, in Iraq, Libia, Afghanistan, in altri paesi dove ci sono missioni italiane ed anche a contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina nel Mediterraneo.
La scorsa estate è stata funestata da tantissimi incendi di aree boschive, spesso dolosi che hanno messo a dura prova anche il previsto sistema di spegnimento. Lo Stato non può permettere che chiunque possa liberamente manomettere il proprio territorio.
Ed infatti, alla luce delle potenzialità esistenti, la Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha chiesto al Governo di impiegare questi velivoli anche per monitorare il territorio per attività di deterrenza contro il patrimonio ambientale e gli incendi.
Abbiamo ritenuto opportuno che anche le Forze Armate italiane partecipassero a tutte le attività a contrasto del grave fenomeno.