Romano Prodi ha ragione
Il mai dimenticato Presidente e fondatore de L’Ulivo ha ragione: oltre il Partito Democratico non c’è nessuna coalizione di centrosinistra.
Chi è fuor dalla coalizione che è stata composta attorno al PD non lavora per l’unità della nostra area politica e culturale e, pertanto, ne danneggia anche la prospettiva strategica futura.
Dopo il tentativo di riformare le istituzioni repubblicane con la riforma costituzionale poi bocciata al referendum del 4 dicembre 2016, l’unica strada invocata da più parti – oltre ad essere quella più ragionevole – è stata quella di costituire le coalizioni tra “simili” per governare il Paese rispettando le pluralità che da sempre contraddistinguono il popolo italiano.
La legge elettorale “italicum” premiava il partito, il “rosatellum” privilegia le coalizioni di forze.
Certo, si fa fatica a capire come possa reggere una coalizione come quella del centrodestra in cui è più che palese che sono divisi su tutto, ma tant’è, la legge elettorale premia chi si unisce ed i seggi saranno assegnati alle coalizioni.
Due elementi – il sistema istituzionale repubblicano in essere e la legge elettorale – che inducono a ragionare “insieme” e non “singolarmente”.
Quanto basta per osservare che ogni tentativo fuori dalle coalizioni principali, ogni percorso diverso dall’unità tra chi si somiglia per idee e valori, è un tentativo che danneggia la possibilità di competere dei “simili” e, quindi, favorisce conseguentemente gli altri.
Con l’aggravante che restando da soli, e piccoli, non si garantisce alcuna prospettiva unitaria per il futuro. Anzi, la si distrugge perché la corsa in solitaria danneggia la forza e la centralità del partito/pilastro della possibile coalizione.
Da qui la convinzione che per il centrosinistra non c’è alcuna alternativa al PD e che senza la forza del PD, mai la sinistra potrà trovare il “veicolo” per vincere le sfide e attuare le proprie strategie valoriali.
Romano Prodi ha pienamente ragione: nessuno può distruggere il valore dell’unità che grazie alla sua forza ha originato L’Ulivo, padre del Partito Democratico.