Filobus e trasporto pubblico, Alessia Rotta: Nelle baruffe del centrodestra ci rimettono i veronesi
Nelle baruffe del centrodestra tra comune, azienda dei trasporti e provincia, i veronesi si attaccano al tram, pardon alla pensilina inaugurata da Tosi non si sa più quante volte. Scoprire che attendiamo il filobus per il 2022, quando se ne parla da almeno dieci anni, è sinceramente imbarazzante e umiliante per i cittadini, che devono subire un trasporto locale inefficiente e pure gli aumenti delle tariffe.
Le responsabilità non sono generali e diffuse, ma individuabili e precise. L’ex sindaco Tosi in dieci anni non è riuscito a realizzare filobus. Una responsabilità che condivide anche con questa Amministrazione e questo è un fatto. I ritardi e le inefficienze su un tema così importante sono una delle poche cose che unisce la colazione di centrodestra veronese, insieme sulla carta per le elezioni politiche ma divisa su tutto.
Da anni i veronesi attendono un trasporto pubblico degno di questo nome. Prima lo stralcio del progetto sulla tranvia, poi le enormi lacune progettuali sul filobus. Intanto i fondi stazionano e attendono da anni il loro utilizzo. Questi litigi e personalismi ci hanno già portati ad un passo dal perdere i fondi. Fu il Governo Renzi, con delibera del Cipe, a salvare giustamente il finanziamento per il filobus stanziando nel 2014 78,5 milioni di euro, anche grazie alle istanze dei deputati veronesi del Pd. Lo abbiamo fatto perché aldilà delle bandiere sarebbero stati i cittadini a perdere un sistema di mobilità sostenibile cui hanno diritto.
Oggi il copione si ripete, cambia la giunta ma i ritardi sono gli stessi. A che punto siamo con il progetto del filobus? Ancora in alto mare purtroppo e fin tanto che il progetto non è completo e validato il Ministero non elargisce il finanziamento.
C’è bisogno di un deciso cambio di rotta per recuperare tutto il tempo perduto anche a causa della scelta, evidentemente poco lungimirante, di cambiare in corsa il progetto dal tram al filobus. A dieci anni dal cambio del mezzo noi siamo fermi mentre Padova e Venezia, che son partiti più tardi, hanno già i rispettivi tram in circolazione! Il tempo passa e i veronesi aspettano ancora che gli venga restituito un trasporto pubblico all’altezza.
Alessia Rotta