Ciclabile del Camuzzoni: la trasparenza prima di tutto

Pubblicato da il 27 Febbraio 2018 0 Commenti

Dal momento che le mie richieste del 6 febbraio scorso alla polizia amministrativa e agli uffici tecnici comunali in merito ai confini della ciclabile del Camuzzoni e della fontanella recintata non hanno trovato alcun riscontro pur essendo passati più di 20 giorni, posso solo immaginare che l’assessore Segala abbia svolto tutte le verifiche del caso per dire che la fontanella si trova mezzo metro dentro la proprietà privata.
Siccome il controllo sull’operato dell’amministrazione è il sale della democrazia, invito l’assessore Padovani, deputato allo spostamento della fontanella, ad attendere che tali verifiche vengano messe a disposizione dei consiglieri comunali che ne hanno fatto richiesta come il sottoscritto. Sarebbe imperdonabile se poi si scoprisse che la fontanella è stata spostata per niente. Sarebbe un danno sul danno.
Questo passaggio deve funzionare da lezione anche per il presidente Zavarise, che accusandomi di non essere a conoscenza della nota del febbraio 2017 con cui la proprietà reclama l’occupazione del terreno, dimostra di non conoscere nemmeno l’abc del funzionamento di un consiglio elettivo. Ai consiglieri di minoranza quale io ero nel febbraio 2017 non vengono infatti notificate tali richieste. Al contrario, tali documenti erano nel cassetto del predecessore di Zavarise e lì sono rimasti, del tutto ignorati, anche dopo il cambio della guardia. Rifletta Zavarise sul fatto che ad accorgersi dell’inghippo sia stato il sottoscritto che a titolo gratuito lavorava per il quartiere mentre lui guardava le borse del suo padrino politico Lorenzo Fontana.

Federico Benini, consigliere comunale Pd Verona