La violenza va condannata sempre. Ma è un dovere resistere al rigurgito fascista

Pubblicato da il 27 Febbraio 2018 0 Commenti

Ci domandiamo se i consiglieri di maggioranza si rendono conto dell’enormità che hanno sottoscritto con questa mozione che distingue una violenza cosiddetta di sinistra da altro tipo di violenza e attacca fin dalle premesse il Pd come fosse il manovratore delle aggressioni e delle violenze di piazza. Lascia allibiti che tra i sottoscrittori ci siano pure dei professionisti del diritto che dovrebbero essere in grado di discernere una proposta seria da una pagliacciata elettoralistica.
Chiediamo al Sindaco di prendere immediatamente le distanze da questa iniziativa dei suoi consiglieri ribadendo la volontà di mantenere il confronto con le opposizioni sui binari dei corretti rapporti istituzionali e democratici.
La proposta è perfettamente inutile perché la Questura già svolge in maniera encomiabile il lavoro di contenimento delle frange politiche estremiste sia di destra che di sinistra, negando quando è necessario la richiesta di spazi pubblici.
La proposta è piena di ipocrisia: come dovremmo definire le numerosissime aggressioni ai danni di inermi cittadini accadute nel corso degli anni a Verona da parte di persone ispirate da ideologie di destra? Ragazzate non degne di attenzione? Anche quando hanno soppresso delle vite?
Questo testo non può e non deve vedere la luce dell’aula consiliare. Chi ricorre alla violenza per cercare di affermare un’idea politica deve essere isolato indipendentemente dalla colorazione politica in quanto nemico della democrazia. Allo stesso tempo va affermato che è democratico resistere con mezzi pacifici al rigurgito fascista in corso a Verona e nel Paese. Chi aveva ancora dubbi sulla reale natura di questa maggioranza dovrà ora ricredersi.

Per il gruppo consigliere Pd – Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La paglia, Stefano Vallani
Per la segretria cittadina Pd – Luigi Ugoli