Tir a San Massimo: i disagi continuano, servono misure più incisive
Rispetto a quanto asserito dall’assessore Polato non posso che confermare che la questione del transito dei Tir da San Massimo è stata tra le mie prime preoccupazioni da consigliere comunale, tanto più che come residente nel quartiere assisto quotidianamente ai danni e ai disagi alla viabilità, all’incolumità delle persone, alla cartellonistica stradale, alle strade stesse e ai marciapiedi, provocati dal passaggio di questi mezzi.
Il problema, però, non è stato ancora risolto: pur vedendo anche i controlli della polizia municipale, che ringrazio, pur avendo installata adeguata segnaletica stradale, constato che i mezzi pesanti continuano a violare i divieti e a creare disagi (l’ultimo passaggio l’ho visto proprio stamattina), segno che la contromisura è necessaria ma non sufficiente.
Condivido il proposito dell’amministrazione di intervenire a monte per l’aggiornamento delle mappe dei gps che mandano gli autisti fuori strada, e forse in questo senso anche il Quadrante Europa, meta di questi camion, potrebbe giocare un ruolo dal punto di vista tecnico e di sensibilizzazione.
Temo tuttavia siano necessarie misure più incisive, a partire da un’ulteriore intensificazione dei controlli che faccia scattare il necessario passaparola tra gli autisti.
Non si tratta di occupare agenti in via permanente su San Massimo, anche altri quartieri hanno simili esigenze, ma di condurre una campagna mirata a sensibilizzare gli autisti e le compagnie affinché sappiano che da lì non si può passare. Vista l’oggettiva pericolosità per il quartiere, l’investimento varrebbe sicuramente il costo.
Carla Padovani, consigliere comunale Pd Verona