SALEMI su caso Fondazione Arena
La vice-capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Orietta Salemi commenta il caso dell’artista “Anita Rachvelishvili”, una delle voci piu interessanti nello scenario lirico contemporaneo, segnalata nella programmazione artistica dell’Arena per le date di Carmen, che si affretta a dichiarare su Facebook la sua totale estraneità alla stagione areniana 2018.
“A questo punto la domanda sorge spontanea: con lei non è stato stato sottoscritto alcun contratto? Se si, perché questa imbarazzante presa di distanza? Se invece non è così, siamo di fronte all’azzardo pubblico da parte della dirigenza Arena, con il rischio anche di avviare qualche contenzioso legale con l’artista. Infatti, come può essere stato pubblicizzato il cast sul sito della Fondazione, senza che vi sia stata la sottoscrizione di un contratto o un accordo preliminare tra le parti? Se questo è il metodo che si intende utilizzare, c’è il rischio concreto che la stagione areniana subisca continuamente delle modifiche, con il cambio di artisti che penalizzerebbe la credibilità e la qualità dell’offerta della nostra Fondazione. Come in ogni palcoscenico che si rispetti e che vuole fare pubblico serve percorrere strade conosciute, con nomi attrattivi che affianchino anche le nuove promesse. Dunque un accorato appello con un interrogativo – conclude Salemi – nei confronti dei nuovi vertici della Fondazione: possiamo procedere ancora nella nebbia dell’incertezza e dell’approssimazione o è possibile garantire una programmazione certa? Verona e il Veneto hanno bisogno di rassicurazioni all’altezza di un’Istituzione prestigiosa come l’Arena, mantenuta tra l’altro con soldi pubblici. Molto è andato sprecato negli anni scorsi. Ora che il terzo gong è suonato, si deve fare sul serio”.