Riadozione Variante 23: la fretta è stata cattiva consigliera
Dall’esame della documentazione resa finalmente disponibile dall’amministrazione ai consiglieri comunali e alle Circoscrizioni in merito alla riadozione della Variante 23, si confermano una serie di criticità che invitiamo a valutare attentamente e che saranno oggetto di appositi emendamenti in Comune come nei quartieri.
L’aspetto più significativo è che l’amministrazione Sboarina ha basato l’intero suo lavoro sul documento del Sindaco del 2014, quindi l’intera rimodulazione è basata sull’analisi dei fabbisogni svolta 4 anni fa dall’amministrazione Tosi. Niente male per un’amministrazione del cambiamento. Tra le altre cose, non si tiene conto del piano della mobilità (Pum) di cui la giunta si è fatto vanto di aver promosso, eppure già il Pat aveva demandato al Piano degli Interventi la redazione del Pum. Il perché di questa scelta scelta è presto detto: diversamente avrebbero dovuto indire una nuova fase di concertazione. Il timore di “perdere altro tempo” rischia però di mettere in scacco le nostre aziende e lo sviluppo della città.
Ad esempio: visto che prima l’area era adibita tutta a commerciale mentre ora c’è anche ricettivo alberghiero e congressuale, la Fiera sarà contenta che all’ex Manifattura Tabacchi sia previsto un grande centro congressi concorrente? Non lo sapremo mai perché con questa omissione, voluta e cercata, l’amministrazione si è autodispensata dal richiedere a Verona Fiere un nuovo parere. Altro esempio: non sarebbe stato opportuno ascoltare le ragioni anche del Consorzio Zai che negli ultimi anni ha imboccato la strada del rilancio della Marangona, l’ultima e più grande area di sviluppo industriale rimasta in città e provincia? Anche questo non lo sapremo mai, con il rischio di privarci di importanti opportunità d sviluppo.
Anche sotto l’aspetto della decementificazione, i recenti sviluppi normativi regionali avrebbero potuto impedire nuove urbanizzazioni in riferimento alla rete ecologica introdotta con il piano provinciale (PTCP) a tutela di aree a verde e servizi o agricole. Infine sotto l’aspetto delle compensazioni, la nuova normativa introdotta dai governi di centrosinistra negli anni scorsi avrebbe potuto consentire maggiori introiti per l’amministrazione e migliori opere di compensazione per il territorio, ma la fretta dell’amministrazione ha impedito di procedere ai necessari ricalcoli. Per chi è stata pensata questa rimodulazione?
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Elisa La Paglia, Stefano Vallani