On. Dal Moro – CISL: ADESSO BANCA

Pubblicato da il 23 Maggio 2018 0 Commenti

Lunedì 21 maggio si è svolto presso la Camera di Commercio di Verona un convegno organizzato dalla CISL di Verona sulla crisi del sistema bancario italiano.

È stata l’occasione per presentare alcune delle proposte finali della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle Banche e per ascoltare la presentazione del progetto CISL “Adesso Banca – Manifesto per la tutela del Risparmio e del Lavoro”.

Nelle Banche Italiane sono depositati circa 700 miliardi, altri 400 miliardi circa sono nei depositi delle Poste Italiane.

Dei 700 miliardi depositati nelle Banche, 600 miliardi sono sotto i 100 mila euro.

Mi sono chiesto in questi mesi di indagine e di studio sull’argomento cosa sarebbe successo se quel fine settimana a borse chiuse Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca non fossero state acquistate da Intesa.

I cittadini veneti avrebbero trovato chiuse tutte le filiali e gli sportelli di quelle banche.

Anche i bancomat non avrebbero erogato denaro.

Sarebbe certamente scoppiato il panico, che probabilmente avrebbe intaccato la fiducia su tutto il sistema bancario italiano.

Certo la legge tutela le somme depositate fino a 100 mila euro.

Ma se il panico avesse intaccato la fiducia degli italiani in tutto il sistema del credito con file in tutta Italia agli sportelli delle banche per prelevare i propri soldi, colpiti dalla paura di perdere tutto, con tutte le relative conseguenze, cosa sarebbe successo?

Ci sarebbero stati i 600 miliardi per garantire tutti i depositanti italiani sotto i 100 mila euro?

Non credo.

Solo a pensare cosa abbiamo rischiato e potremmo rischiare rende urgente intervenire in sede legislativa sui meccanismi di controllo e di funzionamento del sistema creditizio italiano.

Mi auguro che al di là delle polemiche per la formazione del nuovo Governo il Parlamento sappia dare una corsia preferenziale alle proposte emerse nei lavori conclusivi della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle Banche.

Abbiamo bisogno che parta la legislatura, la prossima crisi finanziaria italiana, anche indotta dai facili e pericolosi populismi, potrebbe essere dietro l’angolo più di quello che immaginiamo.