Corte boccia legge “prima i Veneti” negli asili nido – Salemi: “Sentenza che stabilisce prima il buonsenso”
“È arrivata l’ennesima bocciatura a Zaia e alla sua Giunta. Ancora una volta invece che ‘prima i Veneti’, ha vinto ‘prima il buon senso’”. Così la vice-capogruppo del Pd in Consiglio regionale Orietta Salemi commenta la bocciatura da parte della Consulta della legge regionale che introduceva la residenza di 15 anni in Veneto come criterio di preferenza per l’accesso agli asili nido.
“Per fortuna ci pensa la Corte a salvare il Veneto dall’isolamento in cui Zaia e la Lega vorrebbero relegarlo mettendo in campo strumenti discutibili e davvero incomprensibili come i criteri per accedere agli asili nido – sottolinea Orietta Salemi -. Quale coppia sceglierebbe mai di venire in Veneto a costruirsi un progetto di vita e di famiglia se poi sa già di sbattere contro un muro, chiamato residenza di 15 anni, anche solo per portare proprio figlio al nido? È questo il welfare che vogliamo garantire contro la fuga di tanti nostri giovani? È chiaro che in questo modo molti ragazzi e e ragazze fuggono dal Veneto anziché essere attratti dalla nostra regione per le prospettive di vita che questa offre. E tutto questo in un tempo in cui il calo demografico lascia tante culle vuote”.
“Dopo aver espresso chiaramente da mesi una contrarietà di principio e un normale realismo, oggi vediamo la nostra posizione riconosciuta dalla Corte che fa salvi i principi di uguaglianza e la funzione educativa degli asili nido. E fa valere per un Veneto,che sembra aver smarrito i valori della sua migliore tradizione, il principio del buonsenso prima di tutto”