D’Arienzo: fermare la TAV a Verona? Una sciagura
Arrivano le sciagure: i grillini veronesi stanno premendo sul ministro grillino alle Infrastrutture, Toninelli, per mettere in discussione le grandi opere che interessano la Regione ed in particolare Verona.
Proprio qui, dove entro dieci anni avremo, finalmente, i collegamenti alta velocità passeggeri e merci. Collaborata dalla presenza del Quadrante Europa, l’alta velocità ferroviaria favorirà la crescita del territorio e lo sviluppo dell’area che per la sua collocazione geografica è naturalmente vocata per la logistica. Verona sarà il primo centro intermodale del sud Europa con i benefici che questo comporta, ivi compresi quelli ambientali.
E, pur tuttavia, una minoranza culturale ritiene che la soluzione del futuro sia la decrescita felice. Se non fosse perché la ritengo impossibile, potrei sospettare che abbiano interesse a far crescere il traffico su gomma, effetto perverso e conseguente se l’alta velocità venisse bloccata.
La sola idea di bloccare la tratta TAV Brescia Verona, per la quale il complesso procedimento istruttorio e progettuale si è concluso, è la cifra di quanto siano pericolose le ideologie che annullano la ragione. L’ideologia antiprogresso e le convinzioni talebane che l’alta capacità sia il male assoluto per il territorio, se ieri erano solo una boutade oggi rischiano di diventare un fatto reale.
Se quel ministro, convinto dagli irriducibili, bloccasse l’opera, le altre tratte in progettazione (Verona/Pescantina, Verona/Padova e nodo di Verona) subirebbero giocoforza uno stop che non solo rallenterebbe la tabella di marcia, ma inficerebbe il nostro progresso economico e sociale.
Leggo che qualcuno ha anche trasferito il domicilio presso un’abitazione che presumibilmente potrebbe essere espropriata. Risibile. Quel privilegio che i grillini spesso criticano, ovvero l’immunita ricadente su quella abitazione, nulla vale per i casi di esproprio per pubblica utilità ma solo per eventuali perquisizioni. Quindi, c’è anche l’inganno verso il proprietario di quell’abitazione.
Ma il tema politico è prevalente.
Abbiamo il Ministro per le Infrastrutture ostile agli interessi di Verona e parlamentari che lavorano contro il futuro sviluppo. Anziché fare squadra e tirare nella medesima direzione per la crescita, c’è chi mina le fondamenta, come i grillini.
Tralascio le perdite economiche per i soldi già spesi finora, solo per sottolineare che occorrerebbe maggiore prudenza nel dire certe cose, perché quando si è al governo anche le sciocchezze assumono un peso diverso.
Spero che al Ministro Toninelli arrivino, forti e chiari, segnali diversi da quelli lanciati dai suoi amici grillini.
Vincenzo D’Arienzo, Senatore Pd