Tre temi, tre pillole
1. Migranti. Il fallimento delle promesse.
La posizione di Salvini e Co. era quella dei respingimenti in mare, della modifica del Regolamento di Dublino e dei ricollocamenti obbligatori in altri paesi.
Il risultato è stata la decisione che sul territorio dell’Ue chi viene salvato secondo il diritto internazionale debba essere preso in carico sulla base di uno sforzo condiviso, attraverso il trasferimento in centri controllati istituiti in alcuni Stati membri, solo su base volontaria.
Nei centri chiusi dovrebbero essere effettuate le procedure per distinguere tra migranti irregolari, che saranno rimpatriati, e chi necessita di protezione internazionale, per cui si applicherà il principio di solidarietà. In sostanza, la ridistribuzione dei richiedenti asilo tra alcuni Stati membri sarà possibile solo per quei paesi in prima linea che istituiranno i centri chiusi. Come chiesto dai paesi di Visegrad, la ridistribuzione dei richiedenti asilo si effettuerà “su base volontaria” e senza pregiudizio per la riforma di Dublino.
Sui movimenti secondari (i migranti che si trasferiscono dai paesi di primo ingresso in altri Stati membri in violazione delle regole di Dublino) è stato deciso che gli Stati membri devono prendere tutte le misure interne necessarie a limitare questi movimenti.
2. Sanzioni alla Russia. Quante bugie.
La posizione di Salvini e Co. era di sospendere le sanzioni alla Russia,
Per farlo, bastava che l’Italia ponesse il veto sul rinnovo delle sanzioni. Invece, i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno trovato un accordo per rinnovare le sanzioni economiche contro la Russia per il suo intervento in Ucraina dell’Est.
3. Vitalizi. Lo fanno apposta ad avere torto
I grillini vogliono ridurre i vitalizi per i parlamentari in carica prima del 2012, anno in cui i vitalizi medesimi sono stati eliminati e sostituiti con un sistema contributivo.
Ben venga., ma sbagliano.
Il taglio ricalca in tutto e per tutto la proposta di legge della scorsa legislatura a firma di Matteo Richetti, Deputato PD, che dopo l’approvazione alla Camera si era fermata al Senato, anche per la ferma contrarietà proprio dei grillini.
Il problema è che vogliono farlo con una delibera della presidenza della Camera dei deputati; la proposta Richetti era una legge, quindi, con un valore universale e con una forza maggiore.
Con la delibera i vitalizi saranno eliminati solo per gli ex deputati e serve un provvedimento identico del Senato e di tutte le Regioni italiane: 21 decisioni identiche.
La delibera sarà dichiarata incostituzionale, anche perché crea disparità tra deputati, senatori e consiglieri regionali in maniera irragionevole. Lo fanno apposta a sbagliare, così potranno mantenere intatta la loro propaganda.