Casa di Giulietta: dove sta la novità?
Altro che “grande Verona”, l’impressione è che la montagna abbia partorito l’ennesimo topolino: la soluzione presentata ieri in pompa magna altro non è che la proposta Mox del 2014 con una “opzione” (non sapremmo come meglio definirla) per una uscita alternativa dal teatro Nuovo. L’unica cosa nuova sono le tariffe ulteriormente aumentate almeno per quanto riguarda la visita del cortile.
Come Pd non siamo mai stati contrari ad una soluzione del genere, anzi, ci sorprendiamo che le indecisioni della politica non abbiano fatto scappare anche questo privato che invece ha avuto la pazienza di attendere una risposta per ben 5 anni.
Prendiamo atto, tuttavia, che continua a mancare un progetto culturale o, se esiste, non è stato esposto. Nessun componente della Commissione Cultura ha visto la bozza di contratto o di convenzione che consenta di capire meglio, tra le altre cose, quale fetta della torta toccherà al Comune, quale ai comproprietari del cortile, e se palazzo Barbieri intenda reinvestire nel sistema museale cittadino i proventi della casa di Giulietta.
Francamente non c’è nulla di nuovo sotto al sole: la proposta Mox già si conosceva. Magro bilancio per l’assessore alla Cultura che da mesi diserta le convocazioni sul tema della Commissione Cultura.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani