“L’Europa in rosa è un’Europa più giusta e più unita” Gli impegni delle candidate democratiche della Circoscrizione Nord Est alle Elezioni Europee del 26 Maggio

Pubblicato da il 9 Maggio 2019 0 Commenti
Parità di genere significa più giustizia ed equità per tutti. Questo il messaggio lanciato dalle candidate democratiche della Circoscrizione Nord-Est alle elezioni europee del 26 maggio che ieri in sala Birolli a Verona hanno partecipato all’incontro pubblico “Le donne per l’Europa” promosso dal Partito Democratico di Verona e coordinato dalla docente universitaria Donata Gottardi, ordinaria di Diritto del Lavoro all’Università di Verona. Il segretario provinciale Maurizio Facincani, la responsabile Donne del Pd Verona Anna Maria Bigon e la portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche Venete Raffaella Salmaso hanno portato i saluti del partito.
Secondo la candidata Francesca Puglisi, presidente nella scorsa legislatura della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere, le donne sono il vero antidoto ai sovranismi illiberarli che agitano l’Italia e il Vecchio Continente minacciando di distruggere l’Europa e, appunto, i diritti delle donne. “Con la famiglia dei Socialisti e Democratici ci batteremo per rimuovere le disuguaglianze tra donne e uomini nell’accesso al lavoro e nelle retribuzioni, per una crescita più giusta e più equa.”
Le candidate Alessandra Moretti, attuale consigliera regionale del Veneto e Cécile Kynge, europarlamentare uscente, ricandidata, hanno ricordato che la condizione femminile è la cartina di tornasole della civiltà di un Paese. “Purtroppo in Italia, ma anche in Europa, le donne vivono pesanti discriminazioni sotto l’aspetto della retribuzione lavorativa e della distribuzione dei carichi famigliari non potendo contare su servizi all’altezza. Sono temi che voglio portare al centro dell’agenda europea se sarò eletta” ha precisato Moretti.
Kynge si è impegna a portare avanti quanto già avviato dalle istituzioni europee sul tema dello sviluppo sostenibile di cui le politiche di genere costituiscono una aspetto centrale: “In Europa ci siamo attivati concretamente per un maggiore coinvolgimento dei settori pubblico e privato promuovendo la rappresentanza delle donne nei settori economici emergenti, ivi compreso il settore della digitalizzazione e delle telecomunicazioni, le professioni in ambito tecnico, le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, ovvero in ambiti di attività ritenuti tipicamente ‘maschili’” ha detto Kyenge.
Sulla stretta correlazione tra sviluppo sostenibile e giustizia sociale ha insistito anche la candidata Laura Puppato la quale ha proposto “un grande piano Marshall per combattere i cambiamenti climatici e attuare la transizione industriale, energetica e sociale e una lotta senza quartiere ai paradisi fiscali interni alla Ue da cui reperire le risorse necessarie a finanziare nuovi servizi e per fare politiche di redistribuzione in favore di giovani e donne”. “La democrazia paritaria non è un vezzo femminile, ma un obiettivo di uguaglianza che ci consegna la Costituzione da raggiungere nel quadro di una Europa giusta” ha chiosato la candidata Roberta Mori, presidente della Commissione per la Parità e i Diritti delle Persone della Regione Emilia Romagna.