Trasporto pubblico in affanno per le mancate scelte dell’amministrazione comunale
La sfilza di anticipi decretati da Atv su quasi tutte le linee extraurbane di collegamento con la città è il prezzo che l’azienda e i cittadini devono pagare per i ritardi e l’immobilismo dell’amministrazione comunale che non riesce a creare per il trasporto pubblico locale le migliori condizioni di esercizio possibili.
A parte i colpevoli ritardi sulla redazione del Pums, a cui come circoli e partito abbiamo partecipato alla fase di ricognizione (e saremmo dunque curiosi di vedere qualche risultato), ci sono delle misure semplici e ovvie che, con pochissimo sforzo e un investimento limitato, potrebbero immediatamente facilitare la vita dei bus. Parliamo ad esempio della sincronizzazione semaforica ora attiva soltanto a beneficio delle ambulanze.
Applicandosi soltanto un pochino di più, l’amministrazione potrebbe individuare nuove corsie preferenziali che facilitino la penetrazione delle linee urbane ed extraurbane del primo mattino.
In fondo si tratterebbe di anticipare le misure viabilistiche già previste per il filobus. Il problema è che anche i cantieri di quest’ultima opera sono in drammatico ritardo, prolungando oltre ogni ragionevole termine i disagi per residenti e commercianti. Si veda ad esempio la situazione in via Dolomiti a San Michele, dove la strada è ostruita da sei mesi e non c’è ancora una data certa per la fine dei lavori.
Nel 2020 la priorità deve essere il trasporto pubblico e la mobilità alternativa all’auto privata. Il comune mostri coraggio con scelte radicali, ma importanti, per la vivibilità e il futuro della città.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Elisa La Paglia, Federico Benini