Golosine, il quartiere che Sboarina vuole far morire
Le due ultime scelte di Sboarina che interessano il quartiere Golosine porteranno all’asfissia sia per traffico eccessivo sia del senso di comunità garantito dalla vitalità, anche commerciale, del quartiere.
Non credo che i residenti e le categorie economiche presenti meritino questo comportamento avverso del sindaco.
La prima proposta balzana è lo spostamento del traffico da altrove direttamente in bocca al quartiere, già gravato, per una parte, dalla presenza della Fiera che in alcune occasioni dell’anno va letteralmente in apnea.
Mi riferisco al nuovo collegamento voluto dal Comune che da Piazzale Guardini (zona palazzo delle Poste) ed in futuro collegato alla tangenziale – in zona via Albere – sbucherebbe in prossimità della rotonda di ingresso nel quartiere su Stradone S. Lucia. In pratica nel punto dove ci sono quei brutti murales in cui prevalgono il colore nero ed incomprensibili messaggi.
Sarebbe una nuova strada che passerebbe sotto l’area merci delle ferrovie, quella che dovrebbe essere il futuro parco pubblico che, oltre a ridurre la quantità del verde futuro, trasferisce inutilmente il traffico alle porte del quartiere.
Inutilmente, perché non si capisce un collegamento tra le due arterie quando il problema da risolvere è la pressione automobilistica da e verso il villafranchese che attanaglia il quartiere di S.Lucia.
Non vorrei che il Comune non solo rinunciasse definitivamente a qualsiasi impegno in quella direzione, ma anche all’allargamento dei cavalcavia ferroviari in via Albere – legati alla realizzazione della tratta alta velocità Verona/Brennero -, ovvero di quei due imbuti stradali che creano solo code. Sarebbe il colmo dell’insipienza.
E se anche la motivazione fosse che si intende favorire uno sbocco dalle Golosine verso le grandi arterie viabilistiche, passando per la tangenziale nord (e riducendo di 800 metri il transito attuale per accedere alla medesima tangenziale da via Albere) o che la nuova strada serve per togliere traffico da via Albere, ha senso spendere tutti quei soldi rinunciando a salvare S. Lucia dal passaggio veicolare da/verso Villafranca? Ha senso creare il traffico, compreso quello di passaggio da/verso la zona ZAI attraverso via Golosine, ossia dove oggi non c’è?
La seconda mazzata è il centro commerciale a pochi metri di distanza, nell’area della ex Manifattura Tabacchi.
Ovviamente, nascosta dietro la parola “riqualificazione”, il Comune ha autorizzato la solita area commerciale con negozi che, unitamente alla riorganizzazione dei vicini ex magazzini generali, farà parte di un polo attrattivo raggiungibile dal quartiere con una passeggiata.
Ciò determinerà la fine dei negozi di vicinato presenti nel quartiere, a partire da quelli più vicini, in pratica almeno fino a via Po.
Il disagio per le persone più anziane e per la qualità della vita dei residenti è certo.
Più traffico e la chiusura dei negozi sono i frutti avvelenati delle scelte di Sboarina per il quartiere Golosine.