Basta bassezze sul 25 Aprile: il Pd scrive al Prefetto
Con il rinnovo delle polemiche sul 25 Aprile in un contesto per di più difficilissimo, il Sindaco Sboarina ed esponenti della sua maggioranza toccano un nuovo punto basso. Crediamo non sia più possibile sopportare continui attacchi ai valori fondanti della nostra Repubblica e per questo abbiamo esposto al Prefetto (in allegato) le nostre contrarietà sui comportamenti di questi amministratori chiedendogli di valutare l’opportunità di un suo intervento.
Le critiche di Sboarina contro la possibilità concessa all’Anpi di presenziare alla cerimonia della Liberazione non sono mosse, infatti, da motivazioni di carattere sanitario, bensì da pura e semplice acrimonia e animosità politico-ideologica nei confronti di una ricorrenza che a lui e alla sua compagine politica non riesce proprio di accettare.
Si mettano, comunque, il cuore in pace: la Liberazione è una festa nazionale introdotta dai padri costituenti, e loro come amministratori locali sono tenuti a rispettarla e a farla celebrare nelle forme previste dalle norme.
Facciamo presente, inoltre, che da marzo la situazione sanitaria è migliorata, hanno riaperto i mercati rionali e anche gli orti comunali. Lo stesso Sboarina, a rimorchio del governatore uscente Zaia (che proprio oggi ha riaperto i cimiteri) insiste ogni giorno sulla necessità di avviare la Fase 2 dell’emergenza. Si può quindi andare ad estirpare le erbacce ma non si può deporre una corona di fiori ai caduti per la Patria?
Per una volta Sboarina sia intellettualmente onesto: come avrebbe qualificato chi avesse polemizzato quando, con una decina di altre autorità e in pieno picco dell’emergenza, si schierò davanti all’Ospedale di Borgo Trento per portare il ringraziamento della città ai sanitari veronesi?
Il Segretario Provinciale e il Segretario cittadino Pd Verona
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli
Il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
Allegato: lettera al Prefetto