Bigon: “Il traffico illecito di rifiuti è uno dei business più floridi per la criminalità organizzata che è sempre più radicata anche in Veneto e nel Veronese”.
Secondo l’ultimo dossier ‘Eco-Mafie’ di Legambiente, nel 2018 in Veneto ci sono state 240 infrazioni accertate per traffico illecito di rifiuti, 273 denunce, due arresti e 90 sequestri. Ricordo l’indagine partita nel febbraio 2019 da Legnago e conclusa lo scorso maggio, che ha portato all’arresto di nove persone con l’accusa di smaltimento illegale di 2700 tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni. Spesso si tratta di materiali anche pericolosi, che in più di un’occasione sono stati dati alle fiamme oppure hanno preso accidentalmente fuoco, rilasciando nell’aria sostanze nocive per la salute e l’ambiente. In tre anni ci sono stati oltre 1.300 roghi, molti dei quali dolosi.
“In Veneto abbiamo oltre 11mila capannoni abbandonati, diventati un’opportunità a basso costo per le organizzazioni mafiose. Per questo nell’ultimo bilancio avevamo chiesto alla Regione di finanziare con un milione di euro un piano straordinario di controllo e monitoraggio delle zone industriali dove si concentrano queste strutture dismesse e delle attività di smaltimento dei rifiuti, da attuare insieme ai Comuni che conoscono meglio il proprio territorio. Richiesta bocciata, a conferma di una sottovalutazione del fenomeno da parte della Regione, ancora convinta che la presenza in Veneto della criminalità organizzata sia marginale” conclude Anna Mari Bigon candidata alle Regionali di settembre.