Bigon: “Le cooperative sociali svolgono un ruolo fondamentale soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, ma senza personale molte di loro rischiano di non poter fornire più adeguati servizi o addirittura di chiudere i battenti”.
Per questo è necessario che le istituzioni, a partire dalla Regione prendano sul serio l’allarme lanciato da Federsolidarietà e Legacoop del Veneto sulle dimissioni di infermieri e operatori sociosanitari in fuga verso le Ulss.
Una scelta legittima quella dei lavoratori, che al tempo stesso mette però in pericolo il futuro di case di riposo, centri disabili e di salute mentale, già alle prese con i tagli decennali dei fondi dedicati al sociale. Il problema degli organici sottodimensionati è noto da tempo ed è esploso durante l’emergenza Covid-19 con il personale costretto a turni massacranti con riposi saltati, per più di tre mesi. E adesso la situazione rischia di peggiorare ulteriormente, vista l’impossibilità per molte strutture di garantire le ferie estive ai soci lavoratori. Con conseguenze inevitabili anche sui servizi forniti agli assistiti.
Mi sono fatta portavoce di questi timori presentando il mese scorso un’interrogazione chiedendo a Regione e Ulss di valutare soluzioni alternative per reclutare personale senza sottrarlo alle cooperative, magari richiamando in servizio infermieri e operatorio socio-sanitari in quiescenza. Ma ancora non ho ricevuto alcuna risposta.
Anna Maria Bigon, candidata al Consiglio Regionale alle elezioni del 20 e 21 settembre