«Dal Citrobacter al Mose passando per il caso Pfas: l’inutile zona Cesarini di Zaia» Giandomenico Allegri: «Non è la prima volta che il presidente della Regione adotta la linea dura quand’è tardi: cosa ne è del ruolo di controllo e prevenzione?»

Pubblicato da il 3 Settembre 2020

Il candidato Pd sulle aziende ospedaliere: «È giusto che sia il presidente direttamente e non il consiglio regionale a nominare i direttori?».

VERONA «Se sostituiamo il termine “Citrobacter” con “Mose” o “Pfas” ci ritroviamo di fronte a un presidente della Regione Veneto che non sapeva nulla o che quand’è ormai tardi tuona “chi ha sbagliato deve pagare” come se la questione della prevenzione non lo riguardasse». Secondo il candidato consigliere Pd alle regionali Giandomenico Allegri, la pagina del Citrobacter ripropone il problema di una dinamica politica e comunicativa già vista in Veneto. «Era il novembre 2019, l’acqua alta a Venezia, Zaia disse che non capiva per quale motivo il Mose non fosse ancora in funzione e si premurò di rimarcare che si trattava di un cantiere dello Stato e non della Regione, come se la cosa di per sé esautorasse Palazzo Balbi da qualsiasi monitoraggio. Alcuni mesi prima abbiamo appreso che il caso dell’inquinamento da Pfas nel Vicentino sarebbe potuto divenire di pubblico dominio già a partire da 13 anni fa: dov’era la Regione? Anche il dissesto idrogeologico sembra sempre colpa del fato. Il Veneto, peraltro, era finito di recente sui giornali anche per il caso dei due consiglieri regionali leghisti e del vicepresidente della giunta cui è andato il bonus da 600 euro: e Zaia dov’era?». Secondo Allegri, «non è pensabile che un presidente della Regione copra con il solito mantra del “chi ha sbagliato deve pagare” la propria mancanza di polso della situazione circa ciò che gli accade intorno». E sul Citrobacter Allegri propone anche un’altra riflessione: «È giusto che sia direttamente il presidente e non il Consiglio regionale a nominare i direttori generali delle aziende ospedaliere?».

Vicesindaco di Sommacampagna (Verona), Giandomenico Allegri è candidato alla carica di consigliere della Regione Veneto, per il territorio veronese, a sostegno del candidato governatore Arturo Lorenzoni. Sposato con Sara e padre di due figlie, laureato in Scienze dell’Informazione, nel 1991 fonda un’azienda di produzione software. Allegri ha ricoperto diversi incarichi nel Partito Democratico: primo Segretario provinciale a Verona, Tesoriere regionale e Presidente della Commissione di Garanzia. A livello veronese, è stato Presidente di Acque Vive, società di gestione del servizio idrico per i Comuni di Sommacampagna e Sona, e Consigliere di Amministrazione di Acque Veronesi. Ha ricoperto il ruolo di Consigliere Provinciale ed è attualmente membro del Consiglio di Amministrazione ZAI Quadrante Europa.