La Paglia, sospensioni su caso Citrobacter: “È il sistema che va curato”
È il sistema che va curato
Ciò che è accaduto nel più grande punto nascite del Veneto ha messo in luce un’infezione che da anni ha colpito la nostra sanità: l’omertà.
La paura di parlare, la paura di ritorsioni lavorative se si fanno notare punti critici e omissioni, i reparti che diventano isole indipendenti e in lesiva competizione.
Non più al centro i diritti del malato e i suoi bisogni ma i privilegi di una classe politica che nomina per controllare invece che per servire.
Come si riesce a tenere nascosto per due anni un’infezione batterica letale? Qui in Veneto è il sistema che è ammalato.
Coperti dalle eccellenze del settore che vivono di luce e fondi propri, protetti spesso dall’autonomia delle Università, ci sono i limiti e i sacrifici del sistema socio-sanitario.
Oggi finalmente sono stati sospesi alcuni dei vertici coinvolti per il Citrobacter. Coloro che, in vario modo, hanno assunto o omesso decisioni su dipendenti e genitori per tutelare se stessi prima dei bambini.
Sarà la magistratura a trovare le responsabilità giuridiche, le sospensioni di oggi sono un piccolo passo per permettere di curare il sistema.
Manca nell’elenco colui che dirigeva l’azienda ospedaliera e che è stato nominato direttamente da Zaia.
Anche anni fa mi ero occupata di un caso di malasanità nello stesso settore emerso grazie alla forza di una mamma. La persona coinvolta era stata allontanata e cambiata ma il sistema no.
Quando è richiesta la fedeltà più del merito, quando una parte politica esercita un potere assoluto senza controllo, quando si confonde la democrazia con un regno: in pericolo non c’è solo la salute ma il DIRITTO stesso ALLA SALUTE.
Elisa La Paglia
Consigliera comunale del Pd e candidata alle regionali.