«Il book di Zaia e il territorio veronese usato solo come sfondo da cartolina». Il candidato Pd Giandomenico Allegri: «Nel suo libretto elettorale il presidente della Regione parla di opere mai realizzate e promette la continuazione di un impegno mai cominciato»

Pubblicato da il 8 Settembre 2020

«Il nuovo “book” elettorale di Zaia, intitolato “L’impegno continua” e arrivato a Verona in questi giorni, sembra un depliant turistico. Il problema è che Zaia non è un promoter ma il presidente di Regione che al territorio veronese ha promesso opere pubbliche di cui ancora aspettiamo traccia. E così la nostra provincia, citata giusto cinque volte in trenta pagine di “book”, è usata soltanto come sfondo da cartolina». Dice Giandomenico Allegri, candidato consigliere Pd alle regionali, che il libretto del presidente della Regione «ricorda soltanto a parole quel gioco della Settimana Enigmistica in cui bisogna trovare la differenza tra due immagini: ci sono i ritratti del nostro territorio ma non c’è la versione ideale di quel territorio come ci è stata raccontata da Zaia». Insomma, «un emblema di come la nostra provincia, snodo geografico fondamentale, sia stata dimenticata da Palazzo Balbi».
Si domanda Allegri: «Dov’è la variante alla Statale 12? Cosa ne è della strada regionale 10? Quando vedremo la Grezzanella di Villafranca ossia l’unica tangenziale italiana che finisce in centro paese? Che fine ha fatto la famosa “cura del ferro” visto e considerato che la linea Verona-Rovigo, tra le dieci peggiori d’Italia secondo Legambiente, va ancora a diesel? In quale soffitta è stata liquidata la metropolitana di superficie tra Peschiera e San Bonifacio e tra Domegliara e Legnago, un progetto degli anni 2000 mai portato avanti e che poteva offrire una soluzione sostenibile di mobilità? E com’è possibile che nell’elenco di promesse non ci sia quel lago di Garda che intercetta quasi il 75% del flusso turistico della nostra provincia?».
Secondo Allegri, «il problema non è soltanto che Zaia parli della cerimonia delle Olimpiadi invernali in Arena come di un’opera, quando l’unica opera vera e propria che poteva legarsi ai Giochi era il collegamento ferroviario tra la stazione di Porta Nuova e l’aeroporto Catullo». Il fatto è che «allo stato attuale gli unici atti politici concreti nonché gli unici fondi per opere “veronesi” sono arrivati dal Governo del Pd: pensiamo allo sblocco dell’Alta Velocità e alta capacità oppure ai 100 milioni di euro per il collettore del lago di Garda, per non parlare – fuori da quella cornice – degli altri 100 milioni destinati alla risoluzione di problemi non affrontati da Palazzo Balbi come, ad esempio, i Pfas».

Vicesindaco di Sommacampagna (Verona), Giandomenico Allegri è candidato alla carica di consigliere della Regione Veneto, per il territorio veronese, a sostegno del candidato governatore Arturo Lorenzoni. Sposato con Sara e padre di due figlie, laureato in Scienze dell’Informazione, nel 1991 fonda un’azienda di produzione software. Allegri ha ricoperto diversi incarichi nel Partito Democratico: primo Segretario provinciale a Verona, Tesoriere regionale e Presidente della Commissione di Garanzia. A livello veronese, è stato Presidente di Acque Vive, società di gestione del servizio idrico per i Comuni di Sommacampagna e Sona, e Consigliere di Amministrazione di Acque Veronesi. Ha ricoperto il ruolo di Consigliere Provinciale ed è attualmente membro del Consiglio di Amministrazione ZAI Quadrante Europa.