Tre proposte per il Turismo La Paglia: “Servono fondi e progetti per non far morire una categoria trainante per il territorio”

Pubblicato da il 14 Settembre 2020

Verona non ha avuto nessun vantaggio dal brand “The land of Venice” ideato e promosso in questi anni dalla regione. Ora serve cambiare marcia in questo settore.
“Il comparto turistico ha subito gravi conseguenze a causa dell’emergenza Covid e avrebbe bisogno di iniziative per favorire una ripartenza culturale e artistica. Invece da parte della Regione Veneto c’è il vuoto e a farne le spese ci sono anche le guide turistiche, tra le professioni più danneggiate dalla crisi a causa della chiusura di musei e monumenti, oltre che dalla cancellazione dei viaggi d’istruzione e dalla mancanza di turisti”.
Elisa La Paglia, consigliere comunale del Comune di Verona e candidata alle elezioni regionali per il Pd, lancia un appello non solo per le oltre 130 guide turistiche abilitate della provincia di Verona, per tutti i professionisti e professionisti del settore che tra guide abilitate fuori regione che operano qui e gli accompagnatori sono circa 1.000, dimenticate e messe in un angolo nonostante siano un traino per la cultura e la promozione di tutto il territorio. “L’emergenza Coronavirus rischia di affossare la professione se non si interviene al più presto con contributi che sostengano questa importante categoria e progetti che facciano riprendere vita alle nostre città d’arte – sottolinea La Paglia -. Parecchie Regioni, come la Toscana, il Piemonte e la Campania, hanno dato un contributo alle guide turistiche e ai professionisti del turismo stanziando bonus cultura fino a 1.000 euro a fondo perduto. Il Veneto, invece, il bonus lo ha indirizzato ai lavoratori della cultura e dello spettacolo “per la chiusura di teatri, musei e di tutti gli altri istituti e luoghi della cultura”. Peccato, che, non solo non sono ancora arrivati ma comunque questi non includano le guide. Non vediamo neppure progetti per rilanciare il settore turistico, né gli influencer annunciati da Zaia, che stanno invece promuovendo alla grande la Sardegna”.
Tre le proposte di La Paglia per far ripartire il turismo organizzato, cioè quello che porta i visitatori che arrivano in Veneto a scoprire il patrimonio culturale, artistico e ambientale. “Uno: la Regione attivi un bonus per le guide, magari destinando quei 2,3 milioni di euro investiti per il “più grande piano di storytelling internazionale”, come lo ha definito il governatore, vale a dire gli influencer mai visti a Verona. Seconda proposta: va creata una cittadella di servizi per i turisti, dove si possano organizzare gruppi, promuovere gite ed escursioni, segnalare eventi e luoghi da visitare. Il luogo ideale sarebbe l’ex Macello, che, nelle ex stanze dell’Agec attualmente in uso al Comune, potrebbe collocare gli uffici di informazione turistica e altri spazi destinati ai servizi. Una localizzazione ideale, essendo a poche decine di metri dal parcheggio Centro di via Campo Marzo, dove arrivano i pullman turistici. Tanti potrebbero essere i servizi offerti ai turisti: dagli occhiali per la realtà aumentata per far vivere ai visitatori la ricca storia della nostra città come già accade a Brescia e Monza con Art Glass, al semplice servizio bagagli e altre tecnologie in grado di aiutare il turista nella scoperta di percorsi culturali e altre proposte. Ci si è lamentati per anni delle folle di turisti che invadevano le città d’arte, prendiamoli per mano e uniamo la divulgazione al marketing del territorio”. Infine, per dare una spinta agli arrivi, secondo La Paglia si può importare un metodo di impatto immediato: il “voucher 3×1” della Regione Piemonte: “Al turista vengono offerte tre notti al prezzo di una in hotel, campeggi, agriturismi e altre strutture che aderiscono al progetto. Una è infatti offerta dalla regione e l’altra dalla struttura ricettiva. L’idea ai turisti è piaciuta tantissimo: in soli sette giorni sono stati acquistati più di 2.000 pacchetti, e, considerando che si trattava soprattutto di camere doppie, la ricaduta è stata notevole non solo sui pernottamenti, ma anche su tutta la filiera turistica”. Scegliendo i periodi con le strutture ricettive e garantendo tempi rapidi di rimborso diventa un volano immediato anche per i pacchetti esperienziali che arricchiscono l’offerta turistica di tutta la nostra provincia, dal settore food all’artigianato allo sport.